domenica 6 gennaio 2013
ANP: Non ci sono soldi per presentarsi alla Corte Internazionale
Dopo l'annuncio dell'OLP, Ramallah frena: la crisi economica impedirebbe al neonato Stato di Palestina di trascinare Israele di fronte alla giustizia internazionale.
dalla redazione
Roma, 4 gennaio 2013, Nena News - L'Organizzazione per la Liberazione della Palestina annuncia il ricorso alla giustizia internazionale contro i crimini israeliani, ma la crisi finanziaria in cui sta affondando l'Autorità Palestinese potrebbe rappresentare un serio ostacolo.
euforia
All'annuncio di ieri dell'OLP segue a ruota l'ANP: l'esperto legale del presidente Abbas, Hassan al-Ouri, punta il dito contro la mancanza di fondi, un gap che impedirebbe a Ramallah di trascinare Israele di fronte alla Corte Internazionale di Giustizia.
Dal 29 novembre, quando l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto la Palestina come Stato non membro, l'Autorità Palestinese sta seriamente pensando di rivolgersi alla comunità internazionale al fine di accusare ufficialmente Israele di crimini di guerra e crimini contro l'umanità, perpetrati contro i Territori Occupati.
Dall'altra parte, però, pesa su Ramallah una grave crisi economica dovuta al calo dei finanziamenti da parte dei governi esteri e al congelamento del trasferimento delle tasse palestinesi da parte israeliana. Mancanze a cui si aggiunge un'atavica dipendenza dell'economia palestinese da quella dell'occupante, che rende Ramallah incapace di creare un proprio mercato interno. Mancato controllo delle risorse naturali, non contiguità del territorio, impossibilità di gestire import e export e di sganciarsi dal mercato del lavoro israeliano, eccessiva dipendenza dai finanziamenti esterni e dai progetti milionari delle Ong internazionali: questi i fattori che negli anni hanno annichilito l'economia palestinese, incapace di coprire i 3.7 miliardi di dollari del budget annuale interno.
E oggi la crisi potrebbe intaccare le chance palestinesi di fronte alla comunità internazionale: secondo al-Ouri, le iniziative volte a partecipare alle istituzioni internazionali e ad entrare di diritto nei corpi di giustizia internazionale costerebbero troppo. Un prezzo che in questo momento l'ANP non può permettersi.
Solo ieri l'OLP aveva annunciato l'intenzione di presentarsi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per chiedere di votare una risoluzione contro l'espansione coloniale israeliana in Cisgiordania. Ma non solo: l'obiettivo finale è accedere ai trattati internazionali e alla Corte di Giustizia, unico modo - secondo l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina - per fermare le politiche israeliane, volte a rendere impossibile nella pratica la creazione di uno Stato palestinese. Nena News
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento