RIFIUTIAMO LA SOLUZIONE FINALE
Da più di due anni il grande campo di concentramento di Gaza era sottoposto ad un embargo crudele e disumano che aveva fatto mancare alla popolazione ogni genere di prima necessità, agli ospedali perfino la corrente alle famiglie tutto, dal pane al carburante. Un milione e mezzo di prigionieri non poteva uscire dalla Striscia neppure per curarsi negli ospedali dell’Egitto e centinaia di malati sono morti nel silenzio, migliaia di bambini denutriti e senza soccorso. Sarebbe bastato questo per spingere la comunità internazionale e l’Onu a mettere in atto sanzioni pesanti contro Israele. Ma questo non bastava a soddisfare uno stato sanguinario come se ne sono visti pochi nella storia recente. Piombo fuso sugli innocenti. Senza nessuna vergogna e apertamente un esercito potente e abituato da 60 anni al crimine, si è scatenato contro una popolazione inerme composta, ora se ne ricordano in molti, per la metà di bambini. Ancora una volta tutti sono pronti ad avallare le assurdità israeliane secondo cui ci sarebbe un conflitto simmetrico, e Israele si starebbe difendendo dai razzi qassam dei terroristi di Hamas. L’inutile e ridicolo balletto della diplomazia non è riuscito nemmeno a chiedere il cessate il fuoco. Israele deve terminare il suo lavoro di boia e portare a termine il genocidio. A Gaza c’è una popolazione di un milione e mezzo di persone. Più di 500 sono state già uccise, molte migliaia di feriti non la scamperanno ed hanno appena iniziato l’invasione di terra. Ne restano ancora parecchi prima di terminare il lavoro e portare a termine la soluzione finale. I carnefici dopo aver seminato disperazione e ballato e festeggiato per il sangue dei bambini che hanno versato ora vigliaccamente si apprestano a finire l’opera. Ma questi assassini hanno molti complici e colpevoli e carnefici del popolo innocente fatto a pezzi sotto gli occhi indifferenti della comunità internazionale sono anche i politici che giustificano Israele, a cominciare da Bush, per finire con alcuni miserabili di casa nostra come Gasparri, mentre il nostro presidente Napolitano non è stato ancora informato che a Gaza l'emergenzxa umanitaria c'è da due anni e che in questo momento non c'è emergenza umanitaria ma massacro e macello, e afferma con disgustosa ipocrisia "Dobbiamo evitare l'emergenza umanitaria a Gaza". Vergogna.....sempre con il più forte, sempre con l'oppressore,,,
Violenza da entrambe le parti? Ma noi vediamo da una parte il sangue i corpi sfracellati e il terrore e dall’altra militi corazzati che si dipingono il volto di nero l’un l’altro prima di cominciare il macello.
Israele aggredita? Ma le cittadine prese di mira dai razzi qassam lamentano 4 morti, c’è simmetria? Qualcuno mi vuole raccontare che è la stessa cosa che a Gaza? Lo vogliamo dire che Israele è ben contenta che questi suoi cittadini vengano messi sotto tiro? Gli serve la rabbia dei cittadini di Sderot e Askelon, per farsene scudo e giustificazione.
Israele ha un ufficio speciale, il ministero delle menzogne. Tutte le sue stronzate vengono riprese e acquistano credito presso i politici, i governi i mezzi di informazione.
C’è né un’ampia scelta:
Hamas ha rotto la tregua. Quale tregua? Israele non l’ha mai rispettata, se ne è fatta beffe dall’inizio alla fine. Ha chiuso i confini per non far passare gli aiuti alla popolazione, perché arrivasse allo stremo prima dell’attacco, salvo poi aprirli prima del bombardamento per far vedere che non vogliono colpire la popolazione civile. Se vogliamo parlare di tregua violata possiamo dire che ufficialmente l’ha violata Israele quando ha bombardato i tunnel attraverso cui passavano forse armi, ma soprattutto viveri, e ha continuato a uccidere.
A Gaza non c’è crisi umanitaria. Questa è una dichiarazione dell’ex mossad Livni e sapete perché non c’è crisi umanitaria? Ovvio perché Israele ha fatto passare qualche aiuto, una goccia nel mare, intanto che bombarda.
Israele non vuole colpire i civili, ma distruggere Hamas. E chi sarebbero quei 500 morti e quelle migliaia di feriti? Forse Israele pensa che bombardando le moschee, le scuole, gli ospedali, le zone residenziali densamente popolate, le autoambulanze, sia un modo per risparmiare i civili?
Israele ha attaccato per difendersi dai razzi qassam. E come no! Perché se Hamas non lanciava i razzi qassam forse non avrebbe attaccato? Da due anni Israele prepara la riscossa dopo la ingloriosa e vergognosa sconfitta in Libano, vuole liberarsi di Hamas perché è l’unica opposizione attiva, ma sa che Hamas non è Hezbollah, che non ha né la forza né i mezzi per fronteggiarlo, sa che è una passeggiata e che tutto ciò che deve fare è convincere gli inetti della comunità internazionale che si sta difendendo dai terroristi. Tutto ciò avviene durante le elezioni israeliane, perché è chiaro che più morti si fanno più voti si ottengono.
E’ chiaro che Israele vuole distruggere Hamas per regalare i resti di Gaza ad Abu Mazen e quest’ultimo è ben contento dell’aiuto e ripete le bugie israeliane: Hamas ha rotto la tregua, Hamas è terrorista…
Infine Hamas…Nelle ultime elezioni era uscito vincitore, elezioni trasparenti e democratiche. Presentandosi alle elezioni stava cominciando un percorso democratico, ma su richiesta di Israele, la comunità internazionale ha messo in atto un embargo assurdo contro il popolo palestinese occupato perché la sua scelta elettorale non era stata gradita. Israele e Stati Uniti si sono dati da fare per fomentare gli scontri interni tra Fatah e Hamas appoggiando il primo perché più morbido e malleabile. Scontri atti ad indebolire ogni possibile resistenza e poter riconoscere un leader non voluto e dalla stessa Israele continuamente delegittimato. Ora può darsi che i razzi di Hamas colpiscano dei civili, o più spesso li spaventino, ma che vie restano se la democrazia è impraticabile? Che via resterà dopo le stragi di Gaza? Resteranno solo i kamikaze e la colpa della morte dei civili israeliani che ne deriverà sarà colpa solo ed esclusivamente di Israele, stato occupante, assassino e sanguinario che se ne frega anche dei suoi stessi cittadini, anzi fa di tutto per aizzarli all’odio.
E non è inutile ricordare che mentre tutti parlano di guerra, non stiamo assistendo a una guerra, ma a un massacro. La guerra c’è quando ci sono contrapposti due stati sovrani e due eserciti, a Gaza, a parte le povere lamiere messe insieme in casa dei razzi qassam, non c’è un esercito, o una resistenza ben organizzata, ma un popolo completamente indifeso e inerme. Nel frattempo a noi mentre assistiamo alla carneficina non resta che gridare con quanto fiato abbiamo in corpo che Israele deve essere fermata, deve essere colpita dalle sanzioni per crimini di guerra e di pace (perché come altro si può definire l’assedio di Gaza che dura da due anni?) e cominciare nuove forme di lotta come il boicottaggio su larga scala e una pressione continua contro i nostri conniventi governanti perché rompano gli accordi commerciali e militari con Israele.
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