domenica 11 gennaio 2009

CHE DIRE DI QUESTI GIORNI...

Che dire di questi giorni? I volantini che con irrisione gli israeliani gettano su Gaza prima dei bombardamenti “State lontani dai combattenti”. Lontani dove? Dove può mettersi in salvo la gente prigioniera di Gaza? Andranno tutti nelle scuole dell’Onu? Ma se le hanno già bombardate! Gli israeliani sanno che nessuno ha speranza di salvarsi e aggiungono la beffa al danno.
E le armi che arrivano dagli Stati Uniti? Hamas deve smettere di lanciare razzi, ma loro che sono armati di vere armi micidiali e non dei razzi fuochi d’artificio di Hamas, ricevono ancora rinforzi. Queste armi sono micidiali, chi viene colpito rimane mutilato agli arti inferiori, ma anche se sopravvive, è destinato a morire di cancro. Altro che i qassam! Non c’è fine alla crudeltà al sadismo feroce di questi sanguinari! Sparano sui medici ne hanno fatto una strage, i feriti anche se giungono negli ospedali sono rimandati indietro perché negli ospedali sono accatastati e non c’è più posto e del resto gli ospedali non hanno nulla per curarli. Oggi è sabato e per festeggiare lo shabat hanno impedito quei pochi aiuti che arrivavano. Ma del resto l’Onu ha rinunciato a qualsiasi soccorso dopo che sono stati uccisi suoi funzionari. Tutto il mondo insorge contro questo abominio, questa vergogna, ma i popoli si sa, non contano niente, mentre la diplomazia internazionale continua il suo inutile balletto e temporeggia per permettere agli israeliani di “finire il lavoro” cioè di completare il genocidio. E se si brucia qualche bandiera eccoli pronti a gridare all’antisemitismo. Forse qualcuno ha esagerato scivolando nell’antisemitismo, ma Israele non fa che aizzarlo questo antisemitismo con tutte le sue forze, perché gli serve per passare eternamente per vittima e stornare l’attenzione dai suoi crimini, l’ambasciatore si addolora perché nessuno ha manifestato per il Darfur, e poi dove eravamo noi mentre Hamas lanciava i missili su Israele? E quante città israeliane hanno raso al suolo questi qassam? Quante centinaia di morti israeliani hanno provocato? Le uniche centinaia di morti che mi ricordo sono quelle dei palestinesi di Gaza del marzo scorso e le altre centinaia di morti provocate silenziosamente dall’assedio. Manifestazioni e presidii (ne è in corso uno in questi giorni a largo Goldoni e ci sarà fino a martedì) vengono ignorati dai telegiornali, ma le scritte contro Israele con le stelle e svastiche sui muri tengono banco. Io non ho più parole. Davvero. Alla fine posso esprimere il mio sdegno solo con la poesia.

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