Leggendo questo articolo si rimane basiti. Israele spende tutte le sue energie a scatenare, programmare, mantenere guerre. A che servirebbero altrimenti tali incredibili preparativi? Chi vogliono attaccare questa volta? Di nuovo il Libano del sud? Le navi della Freedom Flottilla? La Siria? Chi altro?
Una popolazione tenuta in ostaggio dalla guerra e dalla paranoia dei sempre più scalmanati e guerrafondai sionisti. Una popolazione che è stata abituata a pensare che è normale vivere sempre attaccando qualcuno "prima di venire attaccato" e che la guerra è una condizione di vita normale. Normalmente la guerra Israele la fa soffrire agli altri, mentre i danni che subisce grazie alle sue guerrafondaie politiche è ridicolo e inconsistente. Ma anche vivere con una condizione psicologica di tale paranoia non dev'essere piacevole. Eppure potrebbero vivere in pace se solo si adeguassero ai principi di giustizia e di legalità, se si ricordassero di essere esseri umani e non macchine da guerra o relitti paranoici e psicolabili, se applicassero le leggi internazionali e rispettassero le risoluzioni dell'ONU. Ma contenti loro...Noi intanto gli facciamo un grande piacere applicando il BDS, se servirà a svegliarli dal sonno della ragione ne trarranno discreti vantaggi e ci dovranno ringraziare.
Esercitazioni nazionali per la sicurezza
Associazione di Amicizia Italo-Palestinese, 28 Giugno 2011
Haaretz.com
22.06.2011
A giro per Israele scattano le sirene quando l’esercitazione di sicurezza diventa nazionale.
L’esercitazione, denominata Turning Point 5, impegna il Comando del Fronte Interno, l’Autorità Nazionale di Crisi, il governo locale e nazionale e i servizi di emergenza.
Mercoledì mattina, alle 11, sono scattate in tutto il paese le sirene come parte di una esercitazione di crisi nazionale che era iniziata domenica e che è previsto duri fino a giovedì.
Le autorità hanno chiesto alla popolazione di entrare nei rifugi non appena odono il suono della sirena. Nel sud d’Israele, bersaglio di ripetuti lanci di razzi dalla Striscia di Gaza, sono scattate per errore due sirene invece di una come nel resto del paese. La seconda è scattata alle 7 del pomeriggio.
esercitazione del Comando del Fronte Interno nel 2004
L’esercitazione, che è stata soprannominata Turning Point 5, interessa il Comando del Fronte Interno, l’Autorità Nazionale di Crisi, il governo nazionale e locale e i servizi di emergenza.
Nei primi tre giorni di questa settimana, diversi enti governativi e servizi di emergenza hanno controllato la loro prontezza. Mercoledì, l’esercitazione entrerà nell’ambito pubblico, con decine di sirene che simuleranno sia attacchi con missili convenzionali che chimici.
Le esercitazioni hanno il compito di verificare il tempismo di scuole, uffici governativi, altri posti di lavoro e abitazioni private.
Giovedì, il capo del dipartimento popolazione al Comando del Fronte Interno, Col. Efi Mishov, ha affermato che ha preso parte all’esercitazione dello scorso anno il 47% della popolazione che è entrata nei rifugi non appena ha udito le sirene.
“Quest’anno ci aspettiamo una maggiore partecipazione, ma non in modo significativo. Sono cose che si accumulano nel corso degli anni. In Israele la reazione è relativamente buona rispetto ad altri paesi del mondo; è questione di imparare, e ci lavoriamo su tutto l’anno.”
Una esercitazione, per verificare la prontezza di reazione nei confronti di un attacco con testate chimiche su Rishon Letzion, interesserà l’Ospedale Assaf Harofeh, che farà pratica sul ricovero di un centinaio di vittime. Altre esercitazioni di risposta ad armi chimiche si svolgeranno a Nazareth Alta, al porto di Haifa e nella zona industriale di Ramat Hovav nel Negev.
Il Comando del Fronte Interno si eserciterà pure in varie località del paese sull’evacuazione di persone intrappolate in edifici collassati.
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