Gaza: l’eredità di metalli pesanti di Piombo Fuso
di Azzurra Meringolo
A un anno dalla operazione militare israeliana si cominciano a studiare gli effetti dei metalli tossici lasciati sul terreno dalle bombe. I rischi di lungo periodo. Conversazione con due professori italiani impegnati sul campo.
Soffia il vento dal mare di Gaza che, oltre alla salsedine, porta con sé uno strano pulviscolo. Polvere che finisce per sbattere pericolosamente sulle tende della popolazione che è ancora accampata nei campi profughi di questa striscia di terra, traumatizzata dodici mesi fa da Piombo fuso: l'ultima offensiva israeliana. Un anno può sembrare sufficiente a spazzare via i lasciti di un attacco rapido e concentrato, ma la realtà mostra il contrario.
I bombardamenti israeliani su Gaza hanno lasciato sul terreno non solo arti di vittime, pareti di case orfane di tetto, proiettili utilizzati e speranze irrecuperabili, ma anche forti concentrazioni di metalli tossici che potrebbero provocare molti problemi tra la popolazione. A denunciarlo è il New Weapons Research group, Nwrg, una commissione indipendente di scienziati, con sede in Italia, che studia l'impatto delle armi non convenzionali e i loro effetti. Lavorando in stretta collaborazione con specialisti e medici locali, il Nwrg ha analizzato nei dettagli gli effetti dei bombardamenti israeliani che potrebbero provocare nella popolazione tumori, problemi di fertilità e arrivare ad avere conseguenze dirette anche sui nuovi nati, che potrebbero essere colpiti da malformazioni e patologie di origine genetica.
A parlarne a Limes sono la portavoce del Nwrg, Paola Manduca, professoressa di genetica all'Università di Genova e Maurizio Barbieri, professore associato di geochimica ambientale presso l'Università la Sapienza, responsabile del laboratorio nel quale sono state svolte le analisi.
DOMANDA Professoressa Manduca, ci sono settori della società a rischio a causa dell'elevata concentrazione di metalli tossici che avete rilevato sul suolo, soprattutto tungsteno, mercurio, cobalto, cadmio, molibdeno ?
MANDUCA Se è vero quello che noi sospettiamo e che, in alcuni casi, abbiamo provato, i primi a rischiare sono coloro che vivono ancora in tenda. Questi sono esposti quotidianamente a tutte le polveri del terreno. Non solo le inalano, ma la pelle dei bambini che giocano per strada finisce per entrare in contatto con questi elementi, che sono facili da assorbire per via cutanea. Ancora prima di portare a conseguenze tumorali, l' alluminio, per esempio, riesce ad attraversare la placenta e può avere effetti addirittura sul feto. Questo metallo ha un effetto tossico sul sistema nervoso soprattutto se assunto cronicamente e a basse dosi. E' associato a serie patologie del sistema nervoso come l' alzheimer.
Chi vive ancora in tenda è quindi seriamente a rischio, a causa della sua continua esposizione a qualsiasi cosa sia stato depositato sul terreno.
Esiste poi un altro settore particolarmente sensibile a effetti di tipo immediato: i più giovani. Non solo i feti possono essere soggetti di alterazioni, ma anche i già nati rischiano qualcosa. Il molibdeno, trovato in quantità inaspettata nel suolo di Gaza, altera lo sviluppo dell'apparato genitale dei ragazzi. Nel maschio adulto ha effetti anche sulla spermatogenesi. Non a caso questi metalli sono scientificamente chiamati metallo-estrogeni perché in grado di interferire con gli stessi recettori con i quali agiscono gli ormoni sessuali. Sono sostanze che, anche in concentrazioni minori rispetto a quelle trovate da noi, hanno potenzialità di alterare diversi meccanismi.
7 commenti:
Siete tutti scandalizzati per i palestinesi morti e per le conseguenze di piombo fuso, ma dove eravate mentre gli israeliani saltavano per aria in decenni di attentati, e dove eravate mentre a Sderot la gente veniva spappolata dai missili?
Ma chi è questo Andrea? O è un agente dell'Hasbarà o uno a cui si è spappolato il cervello. Per favore Miriam, eliminalo da questo blog. Lo leggo sempre volentieri perchè è corretto e documentato, ma questo tizio che parla e sparla occupando quasi più posto dei tuoi post non lo reggo proprio più. I suoi commenti sono talmente assurdi e fuori dalla realtà quando non sono strafottenti e arroganti volutamente insultanti verso una popolazione occupata e assediata, vittima di apartheid e di ogni genere di crudeltà. Per lui la compassione si deve ai bambini solo se sono israeliani, tutti gli altri possono crepare allegramente.Gente così ha già abbastanza spazio altrove non sentiamo il bisogno che venga ad inquinare anche quei pochi spazi di verità.
Liat
Liat, lasciando stare i tuoi insulti sul mio "cervello spappolato", ma quando mai avrei detto che i bambini non israeliani "possono crepare allegramente"? E quando mai avrei insultato i palestinesi non terroristi? Semmai ho rilevato che si evidenziano sempre e solo le sofferenze della parte palestinese, senza alcun cenno alle sofferenze che l'orribile terrorismo infligge ai civili israeliani. Ritieni che vada censurata anche la denuncia del terrorismo palestinese per caso? O ritieni che gli unici a dover fare concessioni per la pace debbano essere gli israeliani?
Forse si evidenziano di più le sofferenze da parte palestinese perchè la sproporzione è immensa. Inoltre sono loro ad essere occupati, non gli israeliani
Luca
Luca, allora per te le vittime innocenti di una parte valgono di più di quelle dell'altra.
No, mi pare che questo sia il tuo problema: le vittime sono innocenti solo se israeliane
Luca
No Luca, semplicemente non c’è equivalenza tra l’uccisione deliberata di civili innocenti (fatta dai terroristi palestinesi) e l’uccisione mirata di combattenti nemici (fatta da Israele). E, infine, l’inferiorità sul piano militare non significa superiorità sul piano morale.
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