“Il Giudice si è vergognato di fronte al bambino arrestato
e prolunga il suo arresto fino al processo."
Ma'an - Il processo celebrato oggi al bambino Hassan si è trasformato in una farsa e la folla si è messa a ridere quando l'avvocatessa Lea Tsemel (Israeliana) ha estratto un palloncino dalla sua borsa e l'ha regalato al bambino Hassan (12,5 anni) per giocarci durante il processo a suo carico per l'accusa di aver lanciato sassi ai soldati israeliani.
Il giudice si è vergognato e ha abbassato il volto nascondendolo dietro lo schermo del computer.
Il processo farsa ha raggiunto il suo culmine quando il giudice ha chiesto al padre del ragazzo di pagare un’ammenda di 5000 Shekel, che poi ha abbassato a 2000 Shekel, ma il padre ha rifiutato di pagare l'ammenda dicendo al giudice del tribunale militare di Ofer: "Quale legge al mondo prevede di processare un bambino e di chiedere al padre di pagare un’ammenda, non pagherò nulla e lei deve liberare il mio bambino immediatamente".
Dopo il padre ci ha raccontato l'andamento del processo: "Mio figlio è stato portato in aula ammanettato e i piedi legati e non poteva camminare, era molto spaventato dai soldati che gli stavano attorno, è assurdo che il giudice del tribunale militare proroghi la detenzione di Hassan fino a domenica prossima, fino al deposito del atto d'accusa nei suoi confronti. Lo hanno portato di fronte al giudice senza un atto d'accusa e il giudice mi ha chiesto di pagare 2000 Shekel! Questa è la legge dell’occupazione israeliana ".
Le forze di occupazione israeliane a Hebron hanno arrestato due fratelli, Hassan di 12 anni e Amir di 9 anni, e mentre hanno rilasciato il più piccolo, hanno deciso il trasferimento del più grande per la detenzione nella Sezione 12 nel campo di detenzione di Ofer, vicino alla città di Ramallah.
(Tradotto da Bilal Murar)
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