Ancora una scuola bombardata, dopo un'altra scuola e un mercato nelle ore di "tregua", una tregua falsa che esiste solo nei telegiornali. Non me la sento per ora di fare analisi politiche, per ora le mie parole possono essere solo scintille di fuoco.
Israele stato canaglia assetato di sangue
Quando il profeta Jona mise davanti agli occhi della corrotta città di Ninive i suoi peccati, la città fece penitenza con digiuni e tutti si cosparsero il capo di cenere e fu così che si salvò dall'ira di dio.
Per Israele non basterebbero cento profeti che gli mettessero uno specchio davanti alla faccia perchè vi vedesse dentro il grado di abiezione a cui è giunta. Non c'è speranza per questa gente che avversa la speranza, rattrappita nella sua paura che gronda odio e disumanità, che vive di menzogna e arroganza e che stà correndo verso il precipizio che con accanimento folle si va preparando.
Se si potesse guardare con distacco questa gente, si vedrebbe una folla di forsennati che invoca sangue, che si ostina a corrompere i suoi figli prima dell'età della ragione mettendogli in mano un fucile, o incitandoli a vergare scritte sadiche e insultanti sulle bombe destinate ad altri bambini come loro, che incita allo stupro, all'assassinio, alla prostituzione, che non si sazia mai di vittime innocenti e brinda ogni volta che il sangue palestinese scorre a fiumi.
Si vedrebbe non un paese ma un manicomio di pazzi criminali e farneticanti.
Ma il sangue innocente grida al cielo.
Verrà il momento, perchè verrà, che costoro si pentiranno amaramente di non aver ascoltato quanti fra loro tentavano di ricondurli sulla via della ragione e dell'umanità, chiamandoli traditori. Verrà il momento in cui non gli basteranno le armi e la ferocia per difendersi dal disprezzo del mondo che ora credono di poter imbrogliare. Sono destinati al baratro che loro stessi hanno spalancato. «Dio non ci punisce per i nostri peccati, ma attraverso essi» ho letto da qualche parte. A forza di odio saranno divorati dall'odio e la storia li ricorderà come aguzzini.
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