Non c'è che dire, Israele sa come festeggiare in allegria la festa di Hanukkah. Due anni fa bruciò 1500 persone a Gaza quest'anno si è accontentato del monte Carmelo. Non sempre si possono fare le cose in grande e certo 40 morti sono ben poca cosa di fronte a 1500, ma l'illuminazione è stata comunque garantita.
Essendo sprovvisto di qualsiasi sistema di difesa e di sicurezza civile, avendo speso i soldi per sistemi di offesa e sicurezza militare il chè non si traduce certo in sicurezza per i cittadini, ha dovuto gridare AL fuoco Al fuoco! Il fuoco poi se lo era acceso con i suoi comportamenti ambientali che tanto vernicia di ecologico, come le foreste finte che ricoprono i villaggi palestinesi distrutti, se in Palestina non sono mai cresciuti i pini, perchè ve li hanno piantati? Israele si comporta come quei bambini o quei pazzi che sanno molto bene appiccare gli incendi ma molto male spegnerli.
Al grido di aiuto hanno risposto in molti, compreso l'AP che ha mandato una squadra di pompieri.
Così mentre gli israeliani bruciano i palestinesi, i palestinesi hanno contribuito a spegnere gli israeliani che bruciavano. E fin qui tutto bene. Netanjau ha detto grazie e arivederci. Dopodichè Israele ha avuto la faccia tosta di affermare che l'incendio era doloso e che era stato appiccato...dai palestinesi, che uno dice "bella graditudine" ma si sa ogni occasione è buona e va sfruttata. Solo che la bufala è così grossa che scoppia.
POi ci doveva essere una cerimonia per ringraziare quelli che si erano dati da fare, ma sentite come è andata a finire per i palestinesi:
Notizie da Israele: divieto d'accesso ai palestinesi che ti hanno aiutato!
Domenica 19 Dicembre 2010 15:57
Guerre Contro
15.12.2010
http://guerrecontro.altervista.org/blog/?p=5894
Aiutano a spegnere il fuoco ma: “Non potete entrare!”
Nel corso dell’incendio che ha devastato il Monte Carmelo la settimana scorsa, Israele si era trovato impreparato e in grande difficoltà, con il fuoco favorito dal vento, mesi di siccità, mancanza di uomini, preparazione e di mezzi. In suo soccorso si erano attivati diversi paesi, tra cui l’Italia. Da parte sua, l’Autorità nazionale palestinese aveva inviato da Ramallah una squadra di vigili del fuoco per aiutare a domare l’incendio.
Ieri era prevista una cerimonia per ringraziare tutti coloro che si erano prodigati ma è stata annullata. Erano stati invitati 10 vigili del fuoco palestinesi ma solo 7 erano riusciti a passare i posti di blocco alla frontiera, in quanto a 3 di loro è stato negato dalle autorità militari il permesso d’ingresso per motivi di sicurezza. Una assurdità dato che per motivi di sicurezza i tre abitanti della West Bank avevano aiutato Israele a spegnere l’incendio che ha lasciato sul terreno 41 vittime, centinaia di intossicati e ettari di bosco distrutti.
Rizek Ahmed, il Capo dei vigili del fuoco palestinese, il cui permesso è arrivato troppo tardi per permettergli di partecipare alla cerimonia, ha affermato che il rifiuto dei permessi d’ ingresso senza un motivo apparente sono di routine per molti palestinesi, ma lui e il suo staff sono rimasti in questa occasione sbigottiti quando hanno appreso che non a tutti era concesso di entrare in Israele.
Dopo l’accaduto l’esercito israeliano si è giustificato per la pessima figura attribuendo l’accaduto ad un ‘errore tecnico’. In realtà, questa situazione paradossale è la spia rivelatrice di quello che succede normalmente 365 giorni all’anno. In realtà, i permessi vengono concessi o negati seguendo il principio della più totale arbitrarietà.
Ahmad Tipi, un parlamentare arabo-israeliano della Knesset non ha potuto fare altro che annullare l’evento che aveva contribuito ad organizzare.
1 commento:
ogni parola mi sconquassa dentro...
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