domenica 24 giugno 2012
Marco Pasqua, un'altra perla alla collana del sionismo
Il blog di Marco Pasqua
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Roma Pride, quel brutto cartello contro Israele.
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Unica nota negativa, un cartello contro Israele apparso sul carro dei centri sociali. Quei centri sociali la cui presenza era stata contestata, nei mesi passati, da alcune associazioni Glbt, in contrapposizione con il Mario Mieli (che ha organizzato il corteo). Alla fine, si è deciso di farli partecipare, con tutto il loro bagaglio di lotte e slogan. “Boicotta il turismo in Israele”, l’assurda scritta esibita a metà corteo. Reazioni di condanna da parte di Gay Center ed Equality Italia. “Il cartello è sbagliato. Israele è stata premiata quest’anno come capitale più gay friendly al mondo”, ha detto Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center: “Penso che sia sbagliato in generale boicottare qualunque Stato per creare problemi ai cittadini – ha aggiunto – Le cose vanno contestualizzate. In un contesto gay, Israele è una nazione più gay friendly dell’Italia”. “Il cartello contro Israele evoca un antisemitismo profondo, che non può essere di casa in un Gay Pride – ha sottolineato Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia – L’organizzazione antagonista che lo ha esposto puo’ farlo, ma a casa sua. Per questo esprimo tutta la mia solidarietà alla comunità ebraica di Roma e agli ebrei presenti alla sfilata. Per quanto mi riguarda, sono fiero di essermi fatto fare una foto con la bandiera Rainbow e la stella di David”. Mancuso non risparmia un appunto agli organizzatori della sfilata: “Sarebbero dovuti intervenire, per spiegare ai signori di questo carro, che quello era il contesto era sbagliato per un cartello del genere, che non conteneva una critica al governo di Israele ma un appello per un boicottaggio di tipo turistico”.
Nel panorama squallido che ci ammorba in questi giorni, prima Zingaretti che vuole prendere esempio da Israele, poi De Magistris che vuole concedere la cittadinanza onoraria a Noa, la finta pacifista che ha insultato i gazawi mentre venivano sterminati durante la strage israeliana denominata significativamente "Piombo fuso"
e ora ci si mettono pure i gay. Riporto il lungo pezzo dell'articolo di questo Marco Pasqua per la singolare bruttezza, ipocrisia e complicità con Israele. Il cartello saREBBE STATO ANTISEMITA? un'affermazione simile denota profonda ignoranza e anche ottusità. Lo sa questo signore che il boicottaggio è uno strumento di solidarietà della società civile con un popolo oppresso? La conosce la differenza tra il concetto di antisionismo e antisemitismo? Lo sa che anche in Israele gli israeliani più coscienti promuovono il boicottaggio, come tantissime espressioni della società civile in tutto il mondo?
Gli ebrei presenti alla sfilata dovrebbero essere i primi a difendere i diritti dei palestinesi visto che si riempiono la bocca di libertà, o forse la libertà la vogliono solo per loro? Non so cosa sia la bandiera rainbow di cui questo Mancuso, di cui si parla nell'articolo, si è fregiato, ma la stella di david è un simbolo che Israele ha infangato più che poteva, se a lui fa piacere che se ne adorni pure, mi sembra coerente visto dove dirige la sua solidarietà. Sbagliati e assurdi sono questi personaggi che nuotano nell'ignoranza e nell'acquescenza, è più comodo, tanto Israele è il paese dove i gay sono più liberi, se poi fa strage di bambini palestinesi e violenta tutti i minuti un intero popolo a loro cosa gliene frega?
Sono disgustata, non ne posso più, ne ho le scatole piene di tanta ipocrisia, ma cosa deve succedere ancora perchè si accorgano di quanto sangue gli lambisce i piedi?
Io la mia solidarietà la dò ai palestinesi e la dò soprattutto come ebrea.
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1 commento:
Ciao, noi abbiamo pubblicato questo articolo, speriamo di poterne parlare presto insieme http://freepalestine.noblogs.org/post/2012/06/24/quando-2-cartelli-al-romapride-sono-il-minimo-indispensabile/
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