domenica 24 giugno 2012
SEI GIORNI DI ATTACCHI STRAGE A GAZA, UCCISO BIMBO DI 5 ANNI I MEDIA TACCIONO E GLI ITALIANI GUARDANO LE PARTITE E C'È CHI DICE STRONZATE COME DE MAGISTRIS E IL TIZIO DEL GAY PRIDE
23 giugno 2012, sesto giorno di attacchi israeliani su Gaza.
Sale a 16 il numero dei morti, fra cui oggi un bambino di 5 anni e mezzo, e più di 60 sono i feriti.
Questa mattina, in Khan Younis, a sud della Striscia di Gaza, un carroarmato israeliano ha sparato un colpo di artiglieria uccidendo un bambino di 5 anni e mezzo, ferendo suo padre ed altre 3 persone.
Nell'obitorio dell'ospedale Nasser ho visto il corpo segnato e senza vita del bambino.
Ali Moutaz Al Shawat aveva 5 anni e mezzo.
Il padre di Ali si trovava in sala operatoria. Sono andata a far visita alle altre persone ferite in questo attacco, alcune delle quali erano ricoverate all'European hospital in Khan Younis.
Zaki Msabah, 53 anni, è rimasto ferito alla spalla. L'ho incontrato nella sua abitazione. Zaki inizia a raccontarmi quello che è successo. Giovani e famiglie si recano usualmente nel posto che è stato attaccato dal carro armato israeliano. C'è un campo di calcio dove i giovani tengono una sorta di campionato, ci sono tavole da ping pong ed è possibile guardare le partite in tv. Oggi sarebbe dovuta esserci una partita di calcio fra alcuni giovani. Zaki lavora lì e si era recato sul posto al mattino per pulire e preparare ogni cosa. Alcuni amici erano andati ad aiutarlo. C'erano due ragazzi con due bambini che volevano giocare a ping pong e gli avevano chiesto di aprire la sala. Improvvisamente, verso le 10.15 del mattino, Zaki ha sentito una enorme esplosione. "Ho volato per alcuni metri", racconta Zaki.
Non c'erano stati spari di avvertimento prima dell'attacco. La situazione era calma, tranquilla
In ospedale incontro altri due feriti, Omar Tabash, 28 anni, e Yosif Abu Tair, 24 anni.
Omar è rimasto ferito alle braccia ed alla gamba destra.
Racconta che era andato sul posto con suo figlio Ayoub di un mese e mezzo, con Moutaz (il padre di Ali) ed il piccolo Ali.
Voleva giocare a ping pong. "Ali stava parlando al cellulare con sua mamma", racconta Omar. Il piccolo Ali aveva detto a sua mamma "Mamma ti voglio vedere", sua madre gli aveva risposto "Ora sono a lavoro, ci vediamo a casa". Suo padre voleva andare a casa per cambiarsi ed indossare vestiti sportivi. E' uscito all'esterno ed ha gridato. Poi l'esplosione.
Moutaz ha chiamato Omar "per favore vieni", ma Omar, ferito, non poteva. Omar ha chiamato alcuni amici e l'ambulanza. "Ali è morto mentre abbracciava suo padre", conclude Omar.
Nella stessa giornata di oggi 23 giugno 2012, l'aviazione militare israeliana ha attaccato diverse zone nella Striscia di Gaza.
Un primo attacco, verso le 11.00 del mattino, si è verificato ad est di Shjayah, al centro di Gaza city. La bomba non è esplosa.
L'aviazione militare israeliana ha attaccato poi l'area di Jabalia, a nord di Gaza. Una persona è morta. Era un attivista del Popular Resistance Committee, il suo nome è Khalid al-Burei ed aveva 25 anni.
Sempre al mattino di sabato, Israele ha condotto incursioni aeree contro tre siti della sicurezza di Hamas. Almeno 17 persone sono rimaste ferite.
Nel pomeriggio, un palestinese è rimasto ucciso e altre 9 persone sono rimaste ferite in attacco israeliano al centro di Gaza city, in un'area chiamata "Nasser", densamente affollata durante il giorno.
Mi sono recata allo Shifa hospital subito dopo l'attacco.
Il civile morto si chiama Osama Ali ed aveva 34 anni.
Stava attraversando la strada al momento dell'attacco.
All'esterno dell'obitorio, urla e lamenti di parenti ed amici della vittima.
Nella giornata di venerdì 22 giugno, un ragazzo è stato ucciso in un attacco israeliano ad est di Al-Bureij camp. Qassem Abdullah Ahmed aveva 24 anni. Due civili sono rimasti feriti e sono stati trasportati al' Al-Aqsa Martyrs hospital in Deir al-Balah.
La sera di venerdì 22 giugno, un attacco israeliano a nord di Gaza ha ucciso Humam Jamal Abu Qadoos, 20 anni.
In quella stessa giornata l'aviazione militare israeliana ha condotto più incursioni in diverse zone della Striscia di Gaza.
Nella notte tra venerdì e sabato, verso del 2 del mattino, Gaza city è stata scossa da una tremenda esplosione. L'aviazione militare israeliana ha colpito un complesso militare di Hamas in zona Saraya, al centro di Gaza city.
Mi sono recata sul posto durante la notte subito dopo l'attacco. Molti abitazioni sono state danneggiate.
Tra i feriti, membri della security di Hamas e quattro civili.
Quella notte Gaza city non ha dormito. Sono rimasta sveglia a casa di una famiglia palestinese nell'area colpita. Siamo rimasti vicini, raccontandoci lo spavento.
La condivisione di quella paura ci ha uniti in quella notte buia scandita solo dal suono delle sirene ed illuminata solo dal fuoco che rimaneva vivo dopo il bombardamento.
16 palestinesi uccisi e più di 60 feriti dall'inizio dell'offensiva militare israeliana su Gaza, iniziata lunedì 18 giugno 2012.
C'è chi pensa che la situazione andrà a peggiorare nei prossimi giorni. La speranza è che l'orrore di questo massacro si fermi.
Gaza, 23 giugno 2012
--
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento