giovedì 19 marzo 2009

A POCHI GIORNI DALL'ANNIVERSARIO DELL'ASSASSINIO DI RACHEL CORRIE UN'ALTRA VITTIMA DI ISRAELE TRA I PACIFISTI INTERNAZIONALI

Venerdì scorso un attivista americano, Tristan Anderson, è stato colpito
alla testa da un candelotto lacrimogeno, mentre partecipava ad una
manifestazione non violenta contro la costruzione del Muro e l'esproprio
di terre nel villaggio di Ni'lin, in Cisgiordania.
Il candelotto, sparato da un militare israeliano ad altezza d'uomo,
nonostante le leggi internazionali lo vietino, ha frantumato il cranio
di Anderson che da allora è in coma.
Se ci riuscite guardate il video. L'operazione di recupero del ferito
avviene in una nuvola di gas lacrimogeno. In seguito l'ambulanza è
rimasta bloccata per più di mezzora ad un checkpoint. Questo lo ha
raccontato la compagna di Anderson, non ci sono immagini.
E' una triste casualità che questo sia avvenuto pochi giorni prima del
sesto anniversario dell'assassinio di Rachel Corrie. I genitori Corrie
hanno mandato una lettera sul ferimento di Anderson. La potete leggere
tra altre cose, video, notizie ecc nel link qui sotto.

http://palsolidarity.org/2009/03/5324

Anche se per tutti noi la vita di una americano vale naturalmente quanto
quella di chiunque altro, trovo inquietante che anche per i nostri media
ormai, se questo americano è un attivista, valga quanto quella di un
palestinese. Cioè niente.

A Ni'lin sono stati uccisi, nel corso di manifestazioni non-violente:
Ahmed Mousa, 10 anni, colpito alla testa da un proiettile il 29 Luglio
2008.
Yousef Amira, 17 anni, colpito da un proiettile rivestito di plastica il
30 Luglio 2008.
Arafat Rateb Khawaje, 22 anni e Mohammed Khawaje, 20 anni, entrambi
colpiti da proiettili il 28 Dicembre 2008.
Naturalmente nè della loro morte nè di quella di altre decine di
palestinesi uccisi nel corso di manifestazioni nonviolente contro la
costruzione del Muro e l'espoprio delle terre nei vari villaggi, dal
2003 ad oggi, abbiamo mai letto una riga sui giornali mainstream o
sentito una parola in tv.

I genitori di Tristan chiedono di pregare per il figlio. Io non credo e
dunque non prego, ma vorrei che tante persone parlassero di lui in
questi giorni, lo nominassero. Fino a che non uscirà dall'ospedale sano
e salvo.

Un abbraccio, ricke.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Durante un'operazione di bonifica di un'area in cui erano nascosti congegni esplosivi, che i terroristi erano intenzionati ad utilizzare contro soldati e civili israeliani, un gruppo di membri dell'Ism è entrato nella zona delle operazioni cercando di bloccarle. I soldati israeliani hanno tentato di allontanare i dimostranti e nello stesso tempo hanno spostato il luogo delle operazioni per evitare incidenti."

"I manifestanti sono riusciti a mantenersi sempre in vicinanza ai luoghi dei lavori. Si precisa che questi avvenimenti si sono svolti al confine tra Israele ed Egitto, in un'area sotto il controllo israeliano, come stabilito dall'accordo di pace firmato dai due Paesi. Verso le 17 Rachel Corrie si trovava nascosta da un mucchio di terra, formato dal lavoro delle ruspe, alla vista del conducente, che ignaro ha proseguito nello svolgimento della sua attività. La giovane è quindi stata accidentalmente investita da un oggetto contundente.

È stato chiesto immediatamente il soccorso di un'unità medica dell'esercito che si trovava nelle vicinanze, ma quando sono arrivati gli aiuti i compagni della ragazza avevano già provveduto a trasportarla nei Territori Palestinesi. Per far luce sui fatti di quel giorno, è stata condotta un'accurata indagine dai vertici dell'esercito. Il risultato delle investigazioni è stato che Rachel Corrie non è stata investita da un veicolo, ma piuttosto è stata travolta da un oggetto molto pesante, probabilmente una lastra di cemento, caduto per un cedimento del terreno causato dai lavori. Siamo davanti, quindi, ad un incidente che non ha avuto nulla d'intenzionale.

http://www.attivissimo.net/antibufala/rachel_corrie/rachel_corrie.htm

storico sgrz ha detto...

Israele: soldati di Tsahal denunciano crimini di guerra durante l'invasione di Gaza

Anonimo ha detto...

Una citazione di Ethan Bronner dal "New York Times" ci aiuta a capire il retroscena delle presunte crudeltà dell´esercito israeliano pubblicate ieri da molti giornali: "Dany Zamir, direttore del corso premilitare che ha sollecitato le testimonianze e poi le ha pubblicate e fatte filtrare sui giornali ha affermato di essere irritato dal peso crescente degli elementi nazionalisti religiosi [...] molte delle testimonianze, pubblicate da un istituto affiliato all´ala sinistra del movimento dei Kibbutz, mostravano intolleranza dei soldati religiosi [...] E´ evidente che il direttore del programma era felice di esporre le denunce" Capite la storia: per una lotta politica interna contro la destra religiosa questo signor Zamir ha "sollecitato" e "fatto filtrare" testimonianze, non vagliate da altri che lui, che diffamassero l´esercito e lo stato di Israele. Come ha scritto il "Jerusalem Post", la sua morale sembra essere "quando tutti ce l´hanno con noi, è l´ora di unirsi al coro", naturalmente per ragioni di politica interna. Complimenti, signor Zamir. Anche in Italia conosciamo il suo genere: dai nemici (antisemiti) mi difendo io, dagli amici (ebrei "democratici" "pacifisti", "dagli alti principi morali" ecc.) mi guardi Iddio.

Anonimo ha detto...

Antisemita sarai tu! che confondi la complicità con il comportamento vergognoso, colonialista e violento di un governo e di uno stato con il rispetto per un popolo ed una religione! Ma in che mondo credi di vivere! fai pensare ad un professionista della disinformazione ed è imbarazzante trovare i tuoi commenti su un blog così documentato e serio!
E lascia perdere la storia di Rachel Corrie, che distorci facendo da portavoce alle menzogne ufficiali del governo israeliano: i suoi amici che erano presenti ed hanno assistito alla sua uccisione senza poterla impedire raccontano che "Rachel era seduta davanti al buldozer, il guidatore la vide, e proseguì uccidendola" Joseph Smith, ed aggiunge Nicholas Dure: "Il buldozer l'ha coperta di terra prima di passarle sopra"...