venerdì 28 gennaio 2011

Memoria

Ieri 27 gennaio si è celebrata la giornata della memoria ricordando la Shoah e in sott'ordine il genocidio degli zingari e degli omosessuali e oppositori politici. Ci piacerebbe che la memoria non fosse così selettiva e che insieme a questi orribili crimini si ricordassero anche i morti della pulizia etnica a danno dei palestinesi e cioè della Nakba, pulizia etnica che continua indisturbata tuttora. Ci piacerebbe che si ricordassero i milioni di morti del colonialismo e di altre stragi e genocidii.
Si potrà veramente dire "Mai più" solo quando ciò avverrà, ma da questo siamo molto lontani perchè i morti non hanno tutti lo stesso peso e ieri come oggi anche queste tragedie vengono strumentalizzate e recepite importanti o meno a seconda degli interessi economici e politici dei potenti.
Oggi in Egitto, come prima in Tunisia e nello Yemen assistiamo alla ribellione delle masse popolari che alzano la testa e con immenso coraggio si ribellano ai loro dittatori. Ma a volte questi oscuri personaggi sono alleati, contro il loro popolo, dell'imperialismo occidentale e allora non si possono toccare.
Mentre il dittatore Mubarak fa strage di manifestanti e isola il paese chiudendo internet e perfino le linee telefoniche, impedendo perfino l'uso dei cellulari e la possibilità di inviare messaggi, cosa che fin'ora non aveva fatto nessuno, mentre fa sparire migliaia di persone, mentre spara su giornalisti e cameramen, mentre impedisce il lavoro degli avvocati e promette nuovo sangue dobbiamo sentire le ridicole esternazioni di Frattini e il presidente americano Obama, rivelatosi peggio di Bush che appoggia e difende il dittatore, infatti i più atroci personaggi sono definiti moderati nella misura in cui sono alleati dell'occidente. Assieme agli USA che hanno una lunga tradizione di crimini ai danni di altri popoli, compreso quello che hanno sterminato prima di fondare il loro paese, anche l'Italia, il paese dei postriboli, appoggia il dittatore, è un'oscenità e una vergogna.

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