Da giorni mi porto dentro un dolore che ammutolisce. Un groviglio che rende il mio cuore pesante come una pietra. Invidio le compagne e i compagni che riescono a scrivere belle parole e lucide analisi. Per la prima volta non ci riesco. Ci sono i salafiti, non ci sono...Il burattinaio che muove i fili è sempre lo stesso, e chi non lo vede non ha memoria di quanti episodi simili abbiamo visto e di cui siamo stati testimoni. La mano che tesse trame e orditi è sempre la stessa ed è riuscita a soffocare la voce di Gaza e nel contempo a gettare sui palestinesi un'onta che non avevano mai conosciuto. E ora i sionisti festeggiano e sghignazzano sui loro siti saturi di livore e sputano dalle loro anime nere, abitate dall'odio, orrido marciume.
Si, ci sono gli integralisti a Gaza, ci sono gli assassini, e dove non ci sono? Se si cerca qui in Italia se ne trovano quanti se ne vuole.
Ma la vera Gaza è quella dei giovani che hanno pianto e cantato "Bella ciao" per il loro amico, per il loro fratello che hanno perso come noi abbiamo perso uno dei nostri migliori compagni.
Perchè questo giovane uomo generoso era quanto di meglio potesse esprimere la generazione che è venuta dopo la mia e quella di tanti compagni che non si sono stancati di resistere al buio che vuole sommergerci.
Forse con la cieca e stupida arroganza che li caratterizza penseranno così di scoraggiare in noi l'appoggio e il sostegno verso il popolo palestinese sul cui capo si sono accumulate le più disumane e atroci ingiustizie. Otterranno il contrario.
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