L’escalation tanto invocata da Israele sta prendendo corso.
Dopo i bombardamenti israeliani di martedì notte a Est di Gaza city, che hanno causato il ferimento di 4 civili, (fra questi anche una donna incinta) e quelli di ieri notte che hanno visto caccia f16 israeliani sganciare bombe a sud della Striscia (Rafah) e a est di Gaza city (Zaitoun), provocando il ferimento di un civile palestinese anche oggi la Striscia è rimasta sotto costante e pesante attacco aereo e di terra per tutta la giornata.
Fino a questo momento, ore 00:50 locali, nella giornata di oggi abbiamo contato 5 palestinesi uccisi,3 dei quali civili, e una quarantina di feriti, per la maggior parte civili, fra di essi alcuni bambini.
Fra i feriti un medico, e un giornalista che sta lottando fra la vita e la morte nell'ospedale Al Shifa, il principale della Striscia.
Da parte israeliana sono 2 i feriti, civili fra i quali un minore, colpiti da un missile anticarro nel Negev mentre transitavano su un autobus.
Tutte le fazioni politiche congiunte e i relativi bracci armati, hanno richiesto per l’ennesima volta un cessato il fuoco con Israele.
Il governo del Qatar si sta facendo da intermediario con Israele. Avranno orecchie per sentire a Tel Aviv?
Esponenti di primo piano del governo israeliano hanno fatto intendere che per questa notte un nuovo massacro è alle porte. Un' estate rovente è alle porte, una estate di Napalm.
In questo momento, dalla mia finestra sul porto di Gaza, regna la classica calma prima della tempesta, poco fa caccia f 16 bombardavano di nuovo i tunnel della sopravvivenza a Rafah, al confine con l'Egitto, tunnel provvidenzialmente evacuati.
Come attivisti dell’International Solidarity Movement siamo già stati allertati dagli ospedali di Gaza per andare a dare una mano nei soccorsi.
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Stay Human,
Vik da Gaza city
ps. Nonostante i rumurs che girano, al momento nessun piano di evacuazione è stato programmato per la nottata per gli internazionali presenti nella Striscia. Nel caso, noi dell'ISM, italiani, belgi e statunitensi non abbandoneremo MAI i nostri fratelli palestinesi. Come da tradizione.
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