venerdì 16 luglio 2010

Oslo addio!

ISRAELE UTILIZZA SHIN BET PER SORVEGLIARE ATTIVISTI STRANIERI
“Ignorata” la sovranità dell'ANP nella zona A della West Bank

Gerusalemme, 05 maggio 2010 (foto dal sito www.brightonpalestinecampaign.org) Nena-News - In una deposizione alla Corte di Giustizia israeliana, il servizio di sicurezza interno dello Shin Bet ha ammesso di aver condotto tra il 2009 e il 2010 la sorveglianza di un’attivista australiana dell’ International Solidarity Movement, Bridgette Chappell. L’australiana, a partire dall’agosto del 2009, aveva preso parte a Bir Zeit, vicino a Ramallah, ad alcune manifestazioni di protesta contro l’occupazione, fino all’inizio dello scorso febbraio, quando è stata arrestata assieme ad un altro attivista, un cittadino spagnolo. L’avvocato di Chappell, Omar Shatz, rivolgendosi all’Alta Corte di Giustizia, ha definito l’arresto della cittadina australiana “illegale”, in quanto le autorità israeliane non hanno giurisdizione nella zona A della West Bank, che in base agli Accordi di Oslo rimane sotto il controllo palestinese, sia civile che militare. Da parte israeliana si contesta a Bridgette Chappell di aver violato un’ordinanza che vieta a persone non autorizzate la permanenza nella West Bank per oltre 48 ore e di aver violato anche un divieto dell’esercito israeliano in vigore a partire dal novembre del 2000 proprio nella zona A. E’ per “motivi di sicurezza”, hanno affermato le autorità israeliane citando anche alcune sentenze precedenti dell’Alta Corte, che l’apparato di sicurezza israeliano può operare in quella zona. Lo confermerebbe, secondo Israele, la testimonianza di un agente dello Shin Bet da cui è stato facile dedurre che l’attività di Bridgette Chappell è stata posta sotto sorveglianza dei servizi segreti. Secondo la dichiarazione dell’agente, la continua sorveglianza dei movimenti di Bridgette Chappell, e il suo arresto, sono giustificati dalle ordinanze militari israeliane, che avrebbero permesso di ignorare la sovranità dell’ANP. “Siamo lieti che lo Stato ha finalmente ammesso di avere esercitato la propria autorità nella zona A – ha detto ad Haaretz l’avvocato Shatz – come se gli accordi di Oslo fossero spariti e come se l’Autorità Palestinese non avesse alcun significato. Questa situazione interesserà certamente il Segretario di Stato Usa in vista della ripresa dei negoziati”, ha concluso Shatz. “Il mio arresto a Ramallah a febbraio e la sorveglianza dei miei movimenti da parte dello Shin Bet nella zona A – ha detto Bridgette Chappell – serve a smontare il “mito” del controllo palestinese nella West Bank. E’ chiaro che Israele esercita un controllo sui territori palestinesi, e questo è apartheid” – ha affermato ancora l’attivista australiana dell’ISM, che ha aggiunto – “la matrice di controllo israeliana, inoltre, si estende non solo a tutta la popolazione palestinese, ma anche agli attivisti internazionali coinvolti nella resistenza popolare. Il tentativo è quello di reprimere e di distogliere gli occhi dal mondo da ogni sostegno alla lotta di liberazione palestinese. Quanto avvenuto dimostra che Israele sta tentando di eseguire una furtiva ma sistematica “bantustanizzazione” della Palestina ” ha concluso Bridgette Chappell. (red) Nena-News

1 commento:

Andrea ha detto...

Ah se lo dice nena news possiamo fidarci!!!!