Il 24 e 25 maggio sono stata ospite del liceo classico Galluppi di Catanzaro, dove ho incontrato gli studenti e abbiamo parlato del libro "Gabbie" che loro avevano già letto. L'incontro è stato tra i più belli e intensi che ho avuto nelle scuole, i ragazzi hanno posto domande intelligenti e profonde, alcuni di loro avevano anche scritto delle relazioni. L'incontro è avvenuto all'interno di un elaborato, vario e interessantissimo progetto, il progetto "Gutenberg" che è al suo nono anno e che si tiene quest'anno dal 24 al 28 maggio con il tema "L'uno e i molti".
Ho seguito qualche conferenza con molto interesse, il livello del progetto era molto alto e i relatori invitati docenti universitari, scrittori, giornalisti e operatori culturali. Gli studenti erano molto coinvolti e interessati e collaboravano con gli insegnanti per la riuscita dell'evento come protagonisti. Si avvertiva in tutti preside, insegnanti e studenti un'uguale passione e amore per la cultura. Il progetto era vario e molto articolato conferenze e incontri non si sono tenuti solo a Catanzaro, ma a Lametia, a Cosenza e in altri centri coinvolgendo molte altre scuole.Non sono mancate mostre di pittura, fotografia e concerti. Il lavoro che c'è dietro un progetto simile è davvero enorme e ci vuole davvero una grande passione per portarlo avanti. Questo è un esempio del grande lavoro di formazione che può fare la scuola pubblica, quella scuola pubblica a cui un ministro ignorante e di piccole vedute vuole togliere fondi e risorse.
2 commenti:
Sono una studentessa del liceo classico Galluppi di Catanzaro, e ho ascoltato con immenso piacere la conferenza tenuta giorno 25 Maggio. L'emozione era troppo forte per poter esprimere il mio parere personale sul suo libro, analizzato più volte letto e riletto, un libro che mi ha fatto sentire una persona piccolissima e triste difronte ai problemi del mondo, una persona impotente, ma allo stesso tempo molto ma molto fortunata in confronto ai vari personaggi dei suoi racconti; volevo ringraziarla perchè i suoi brani in me hanno suscitato rabbia e sgomento, sentimenti poi mutati in fame di giustizia,in voglia di cambiare... nella speranza che tutto questo un giorno smetta di esistere. Voglio dirle grazie perchè al mondo d'oggi esistono ancora persone come lei che non smettono mai di sperare in un mondo migliore, e che aiutano a capire quale dono importante sia la libertà, la gioia di vivere ma soprattutto la parola DEMOCRAZIA, che tristemente soffoca davanti a tali abusi e che tanto tristemente negli anni passati è stata agognata. GRAZIE.
Carissima,
le tue parole mi fanno un immenso piacere perchè mi confermano che il mio impegno, che a volte sembra una goccia nel mare, ottiene qualche risultato. Voi giovani siete il futuro e tutta la nostra speranza di poter cambiare le cose e poter costruire un mondo più giusto. La sete di giustizia rende liberi e dignitosi.
un abbraccio
miriam
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