sabato 2 febbraio 2013
Israele attacca la Siria e fomenta nuovi scenari di guerra
Mo, Israele, Siria, guerra
Asia Times 130201
L’attacco aereo israeliano è solo un preludio
By Victor Kotsev
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Ha’aretz 130131
Assad, sotto assedio, trova improbabili alleati: Israele e un leader dell’opposizione leader
Jack Khoury
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Die Welt 130131
Nebbia fitta su un presunto attacco di Israele
Michael Borgstede
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- Inizialmente i militari libanesi hanno parlato di 12 aerei da guerra israeliani che hanno violato lo spazio aereo libanese in 24 ore,
- poi giornali esteri hanno parlato di un attacco ad un convoglio siriano con missili anti-aerei russi SA-17;
- poi di attacco ad un centro di ricerca militare siriano, con 2 soldati uccisi e 5 feriti;
- poi che il centro presso Jermana era usato per produrre e immagazzinare armi chimiche.
- Il think-tank americano, Strafor chiarisce che l’operazione aerea israeliana è durata dalle 4 pomeridiane del 29 alle 8 serali del 30 gennaio, alla ricerca di un obiettivo non fisso, non noto; potrebbe essere un convoglio di armi …
o oppure un avvertimento per scoraggiare Hezbollah dal trasferire armi in Libano, mentre la crisi siriana peggiora.
- Gli attacchi sarebbero in realtà stati due,
o il governo siriano ha parlato di attacco israeliano contro un laboratorio di ricerca,
o Hezbollah di un attacco contro un centro di ricerca militare, su armi chimiche?
Nell’area attorno al centro di Djamraja ci sono scontri tra soldati del governo e ribelli, e Israele non vuole che armi non convenzionali finiscano nelle mani sbagliate (!!).
- Il governo israeliano nelle scorse settimane ha lanciato diversi avvertimenti sulla possibilità che armi chimiche siriane finiscano a Hezbollah, e ha preparato un’operazione militare,
con il dispiegamento di almeno due batterie antimissili Iron Dome nel Nord di Israele.
Gli SA-17 preoccupano gli israeliani non meno delle armi chimiche; sono diffusi e non sotto il controllo del regime.
- Quadro internazionale:
o un alto diplomatico iraniano ha dichiarato che un attacco alla Siria è considerato un attacco all’Iran e ai suoi alleati.
§ Qualche art. della stampa israeliana dice che l’Iran potrebbe aver appositamente costruito il caso per distrarre l’attenzione dalla guerra civile in Siria (finora costata più 60 000 vittime), e dal nucleare iraniano.
o La Russia, un altro alleato della Siria, sta facendo le maggiori esercitazioni navali dal crollo dell’Urss, al largo delle coste siriane.
Gli Usa (secondo Ha’aretz, 27/28.01.2013) hanno di recente aggiornato i caccia F-22 negli Emirati Arabi uniti, e chiesto a Giordania a Turchia di entrare in azione se la Siria usa armi chimiche.
Dure critiche all’attacco israeliano anche da parte della Lega Araba e della Russia, che parla di violazione della “carta ONU”.
- NYT: funzionari governativi americani hanno confermato l’attacco israeliano, il governo israeliano avrebbe preventivamente informato quello americano,
il primo ministro israeliano avrebbe inviato a Mosca il consigliere per la sicurezza nazionale.
- La notizia dell’attacco israeliano è giunta mentre il presidente della Coalizione Nazionale Siriana (CoalNazSir), Moaz al-Khatib, a sorpresa ha dichiarato di essere disposto a negoziare con rappresentanti del regime siriano, per fermare i massacri e avviare un governo ad interim.
- Il Consiglio Nazionale Siriano (CNS), membro della CoalNazSir diretta da Khatib, ha reagito dichiarando che la posizione di Khatib non rappresenta la CoalNazSir, e va contro la dichiarazione della conferenza di Doha: niente negoziati con un regime criminale come quello di Assad.
- Per la stampa araba la dichiarazione di Khatib
o è un’ammissione dell’opposizione di non essere riuscita a convincere la comunità internazionale ad intervenire in Siria, come ha fatto per la Libia e il Mali;
o esprime un accordo di principio alla proposta del regime di un dialogo nazionale multilaterale.
- la richiesta di un dialogo nazionale ha ricevuto appoggio da
o Syrian National Coordination Body (Organismo di coordinamento nazionale siriano) capeggiato da Haytham Mana’a, un membro dell’opposizione che non fa parte della coalizione delle forze di opposizione all’estero, e che da Ginevra ha chiesto a Usa e Russia di appoggiare il piano.
da intellettuali e scrittori siriani di primo piano, dichiarando che la Siria è diventata teatro di guerra in cui si combatte per gli interessi strategici dei paesi della regione invece che per il benessere della popolazione siriana.
[R+T]
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