I DIRITTI NON SI SCAMBIANO CON L’ELEMOSINA.
Il diritto al lavoro e alla dignità è un bene comune da difendere in tutti i paesi del mondo.
Noi, Rete Romana di Solidarietà con la Palestina, vi chiediamo di alzare insieme a noi la vostra voce contro la violazione di ogni diritto, compreso il diritto al lavoro, che Israele commette contro il popolo palestinese.
Vi chiediamo SE QUESTO E’ UN UOMO:
umiliato ai check point nella sua stessa terra e spesso bloccato e impedito di recarsi al lavoro
ucciso, quando come pescatore, supera i confini illegalmente imposti da Israele
impossibilitato a coltivare la propria terra e derubato della propria acqua
non assunto,o licenziato dai posti pubblici,nel democratico stato di Israele, perché non ebreo
discriminato, pur se di cittadinanza israeliana, se non presta giuramento al credo religioso ebraico
ostacolato nelle sue attività dalle leggi, e dai cecchini delle colonie decantate dalla parlamentare PDL Fiamma Nirenstein e dai suoi amici di governo (e non solo)
impedito, PER LEGGE, dall’esercitare decine di arti e professioni anche nei campi profughi in cui ha trovato “temporaneo” rifugio dopo essere stato cacciato dalla sua terra.
Vi chiediamo SE QUESTA E’ UNA DONNA:
umiliata ai check point nella sua stessa terra e spesso bloccata e impedita di recarsi al lavoro, ma anche in ospedale per partorire o per farsi curare
costretta a lavorare “in nero” e in condizioni di massimo sfruttamento da parte dei suoi occupanti per far sopravvivere i suoi figli cui Israele rende difficile non solo il lavoro ma anche lo studio... .... .... ... ... ... ... ...........................
VI CHIEDIAMO
Solidarietà attiva contro ogni violazione che svilisce i diritti del popolo palestinese, ricordando che quel che fa Israele oggi, è laboratorio di prova di ciò che aspetta
i lavoratori “scomodi” del nostro Paese in un non troppo lontano domani.
Rete Romana di Solidarietà col Popolo Palestinese
reteromanapal@libero.it
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