Gli attivisti e le attiviste dell’Associazione per la Pace, ancora trattenuti/e al Cairo e impossibilitati/e a portare avanti la Freedom March a Gaza, chiudono questo 2009 affranti e delusi per non poter essere a fianco del popolo palestinese di Gaza.
Siamo indignati/e dalla decisione delle autorità egiziane di imporre un fermo divieto non soltanto all’ingresso della Marcia a Gaza, ma anche a qualsiasi forma di manifestazione pubblica al Cairo. È questo che ci ha spinto oggi, 31 dicembre, a prendere parte ad una manifestazione non autorizzata ma pacifica e nonviolenta, in solidarietà della popolazione palestinese. La manifestazione si è svolta in un clima teso e violento, le forze di polizia hanno colpito i manifestanti, ma tutto sommato si è conclusa pacificamente.
Ci amareggia profondamente l’uso strumentale che i politici egiziani hanno fatto del convoglio umanitario autorizzato ad entrare nella Striscia di Gaza, ma ci incoraggia la voglia di continuare il nostro lavoro, portando avanti l’impegno di solidarietà verso la popolazione di Gaza, e l’attenzione che le persone in Egitto e nel mondo ci hanno riservato in questi giorni difficili.
Il nostro pensiero di fine anno è totalmente rivolto alla popolazione palestinese, soprattutto a quanti coraggiosamente e pacificamente resistono ad una brutale occupazione ed a un devastante e crudele assedio.
Il nostro ringraziamento in queste ore va a tutti gli attivisti e le attiviste, italiani/e e internazionali, che generosamente hanno partecipato e partecipano tuttora alla costruzione di un evento importante come la Gaza Freedom March, nonostante le moltissime difficoltà.
La Gaza Freedom March e l’impegno degli oltre 1300 attivisti/e non si ferma, non si arresta e non si lascia reprimere.
Con i migliori auguri di un 2010 più giusto,
Associazione per la Pace
Nessun commento:
Posta un commento