venerdì 29 gennaio 2010

SENZA PAROLE.

> CISGIORDANIA, CONFESSIONI CHOC SOLDATESSE ISRAELE
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> (ANSA) - TEL AVIV, 29 GEN - Confessioni choc di alcuni
> militari-donna israeliani su abusi compiuti da loro e dalle loro
> unità in Cisgiordania, la parte di territorio palestinese ancora
> sottoposta al controllo parziale dell'esercito dello Stato ebraico,
> compaiono in un nuovo rapporto diffuso in queste ore da Breaking
> the Silence: organizzazione israeliana di attivisti dei diritti
> umani impegnata da anni a far luce fra i ranghi delle forze
> armate. Impiegate in misura crescente in azioni di combattimento
> o di prima linea, le soldatesse ammettono - in alcuni casi - di
> aver partecipato o assistito a episodi di cui oggi si vergognano e
> che contrastano con i loro valori e con gli stessi principi
> insegnati nelle scuole militari. Si parla di atti di umiliazione o
> di pestaggi palestinesi compiuti solo per mostrarsi "più dure" dei
> commilitoni maschi, del brivido provato da qualcuna nel poter
> schiaffeggiare impunemente un ragazzo arabo, ma anche di una mano
> rotta a un ragazzino fermo a un posto di blocco. E persino - lo
> racconta una ragazza che è stata in servizio nelle Guardie di
> Frontiera - di un bambino di 9 anni ferito a morte da un colpo
> sparato così, alla cieca. Tutti casi che Breaking the Silence
> - organizzazione più volte criticata dall'establishment politico
> israeliano - continua a chiedere al governo e allo stato maggiore
> di approfondire. (ANSA).
>Flavia

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