GAZA, INCENDIATO CAMPO ESTIVO ONU PER BAMBINI
L’attacco compiuto probabilmente da gruppo salafita
Gaza, 23 maggio 2010 (foto dal sito www.humanemergencemiddleeast.org) Nena News - Era solo un grande accampamento dell’Unrwa (Onu), ancora in allestimento e destinato ad ospitare in più turni decine di migliaia di bambini palestinesi che presto cominceranno la stagione balneare, unica vacanza possibile per la popolazione di Gaza che da tre anni affronta un soffocante embargo israeliano ed egiziano. Qualcuno ha pensato di distruggerlo per impedire «la corruzione dei bambini».
La scorsa notte una trentina di uomini con il volto coperto sono entrati a Sheikh Ajalin, alla periferia meridionale di Gaza city, hanno cosparso di benzina le tende e le giostre e hanno dato alle fiamme l’intero accampamento. I custodi sono stati minacciati con le armi e legati.
Le fiamme hanno risparmiato ben poco e l’indignazione è forte a Gaza perchè i campi estivi – quelli dell’Unrwa ma anche quelli «politici» organizzati dai movimenti islamici Hamas e Jihad – non solo offrono una delle rare occasioni di svago per i più giovani ma permettono alle famiglie povere – la maggioranza a Gaza – di garantire ai figli pasti caldi gratuiti per diverse settimane.
Il direttore delle operazioni dell’Unrwa a Gaza, John Ging, ha duramente condannato l’accaduto e assicurato che le Nazioni Unite faranno il possibile per costruire al più presto un nuovo campo disponibile per i bambini di Gaza.
Fonti giornalistiche locali ritengono responsabile dell’attacco uno dei gruppi salafiti filo-al Qaeda sorti negli ultimi anni e che contestano anche l’autorità di Hamas, «colpevole» di non aver proclamato un «emirato islamico» nella Striscia di Gaza dopo averne preso il pieno controllo nel 2007. Gruppi qaedisti hanno rivendicato negli ultimi anni attacchi, anche con esplosivi, contro internet point e negozi di parrucchiere perché «luoghi di perdizione». Il governo di Hamas cerca di combattere i qaedisti ma non è ancora riuscito a fermare le loro azioni violente. Lo scorso agosto una organizzazione salafita proclamò un emirato nella città di Rafah per poi arrendersi alle forze di sicurezza di Hamas dopo combattimenti sanguinosi costati la vita a decine di persone.(red) Nena News
1 commento:
Ma no, i palestinesi, essendo buoni e ospitali per definizione, non volevano fare del male, solo divertirsi un po'. Del resto il regalo di proiettili fra onorati combattenti è un atto di amicizia!
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