Non 78 come ha continuato a sostenere il governo di Ben Ali, prima della sua caduta. Appena conclusa una delegazione ONU nel paese. E HRW continua a denunciare le violenze da parte delle forze di polizia.
Roma 2 febbraio 2011, Nena News – Sono almeno 219 le vittime della rivoluzione del gelsomino che ha portato alla deposizione e poi alla successiva fuga del presidente Ben Ali. E i dati non sono definitivi. Queste le conclusioni di una delegazione dell’Alto Commissariato ONU per i diritti umani che si è recata in Tunisia per una missione di 4 giorni, durante i quali è riuscita a visitare anche due prigioni a Bizerte, a nord di Tunisi. Un numero che cozza contro quello pari a 78 che il governo ha sostenuto dall’inizio, mentre anche l’opposizione diceva che si trattava di molti più morti.
Intanto mentre la UE congela i fondi e i beni all’estero dell’ex-presidente, arriva un nuovo appello dell’organizzazione Human Right Watch, che ha chiesto con forza al governo di transizione attuale di rompere definitivamente con il ciclo della violenza e dei mezzi repressivi adottati in passato. Il 29 gennaio infatti osservatori di HRW sarebbero stati testimoni del pestaggio di un giovane tunisino da parte di agenti in uniforme, in un furgone della polizia in piena Tunisi. Lo stesso giorno la polizia ha aggredito un fotografo francese perchè riprendeva le maniere forti usate dalla polizia contro un altro giovane. “E’ compito del governo di transizione – ha dichiarato HRW – mettere fine a questi abusi e tenere a freno le forze di polizia.” Nena News
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