Care amiche, cari amici
A nome della missione Benvenuti in Palestina abbiamo convocato una manifestazione domani,martedì 12 luglio alle ore 13 davanti al Ministero degli Esteri a Parigi (Métro RER Invalides) per denunciare il criminale allineamento della diplomazia francese a quella dello Stato di Israele.
L’affare della missione Benvenuti in Palestina ha visto finora 49 cittadini francesi imprigionati da Israele al fianco di diverse decine di compagni di altre nazionalità(belgi, inglesi, tedeschi, americani, irlandesi…)
Allo stesso tempo a, più di 300 altri partecipanti a questa missione è stato impedito tra giovedì e venerdì di viaggiare verso la Palestina partendo dall’Europa, in seguito ad un ordine dello stato di Israele eseguito docilmente dalle compagnie aeree europee in diretta connivenza con il loro governo, nel caso della compagnia francese Air France.
Il governo francese ed il suo Ministero degli Esteri in particolare hanno dimostrato in questa occasione di appoggiare la politica israeliana di blocco di tutti i Territori Palestinesi Occupati. Non solo quindi il blocco della Striscia di Gaza (per il quale Parigi ha dato prova della stessa vile debolezza, come si è visto con la recente Flotilla) ma anche quello di Gerusalemme e della Cisgiordania dove v ive la metà dei Palestinesi dei Territori.
Sul piano politico, il ministro Alain Juppé ed i suoi collaboratori non hanno alzato un dito per far rispettare un diritto elementare, quello dei cittadini francesi di recarsi nei Territori Occupati su invito delle associazioni della società civile palestinese.
Come si sa, è impossibile viaggiare verso i Territori Palestinesi senza passare per le autorità israeliane (all’aeroporto di Tel Aviv in particolare) poiché Israele controlla tutti i punti di ingresso a questi territori e l’unico aeroporto a disposizione dei Palestinesi per un breve lasso di tempo è stato completamente distrutto da un bombardamento israeliano dieci anni fa.
Tuttavia al Quai d’Orsay (m…in una calza di seta, dicevano già due secoli fa) avevano promesso prima della partenza che in mancanza di un sostegno effettivo al diritto di viaggiare avrebbero rimediato all’occorrenza se noi avessimo avuto noie con Israele, fornendo a tutti quelli che ne avessero avuto bisogno la famosa protezione consolare, dovuta a tutti i cittadini in difficoltà all’estero.
Una enorme bugia. In quella regione, se si vuole beneficiare di un sostegno ufficiale della Francia, sembra meglio essere un sodato di un esercito straniero l’esercito israeliano, ovviamente- catturato con le armi in mano come nel caso del prigioniero di guerra con doppia nazionalità Gilad Shalit che un semplice civile disarmato, come nel caso dei membri della missione.
In effetti, dalle pochissime telefonate (tre chiamate di due minuti ciascuna) che ci hanno permesso di comunicare tra venerdì e lunedì con qualcuno dei 49 prigionieri di nazionalità francese detenuti a Ramlé (vicino Tel Aviv) e Bersheba (Bir-al.Shaba, nel deserto del Negev), è del tutto evidente che il console generale a Tel Aviv non ha fornito il minimo servizio.
“Lei ci ha detto ben vi sta, vi avevamo detto di non partire. E non c’è stato modo di ottenere da lei la minima informazione sulla nostra situazione, visto che non ci è stata presentata un decreto di espulsione.”Questo ci ha dichiarato domenica una delle prigioniere autorizzata ad usare il suo cellulare per una telefonata di tre minuti.
Al contrario,il console del Belgio, che ha altrettante persone di cui occuparsi (più di 40 belgi sono stati imprigionati),si è comportato diversamente, in particolare trattando con le compagnie aeree rapaci che pretendono di far pagare il volo a persone che avevano già pagato prima di partire un biglietto di andata e ritorno. Per denunciare la criminale complicità del governo francese nello strangolamento del popolo palestinese ed esigere la liberazione e il rimpatrio dei nostri compagni imprigionati, vi invitiamo tutti a manifestare
MARTEDI’ 12 LUGLIO ALLE ORE 13 DAVANTI AL MINISTERO DEGLI ESTERI A PARIGI (METRO- RER INVALIDES)
In particolare sarà presente gran parte dei 342 terroristi , cioè i 342 partecipanti alla missione Benvenuti in Palestina di cui i servizi segreti israeliani hanno fatto una lista che hanno poi trasmesso alle compagnie aeree ordinando loro con ampio successo di impedire a questi viaggiatori l’imbarco dagli aeroporti di Parigi, Genova, Bruxelles, Vienna, Francoforte, Roma …
La più giovane di questi terroristi è una bambina di 9 anni di Lione, di nome Mélia, e il più anziano è un parigino di 85 anni, Michel. Tra i due si trovano il terrorista Volodia, editore di Grenoble di 65 anni, il terrorista Boualem, professore di 45 anni, il terrorista Douga, autista di 28 anni e la sua complice Samira, impiegata di 31 anni, ecc.
Saranno presenti anche amici e parenti dei detenuti
VENITE NUMEROSI DIFFONDETE DA SUBITO QUESTO APPELLO
Parigi, lunedì 11 luglio ore 14
Cordialmente
CAPJPO EuroPalestine BienvenuePalestineT
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