mercoledì 24 febbraio 2010

Comportamenti usuali dell'esercito "più morale del mondo"or

At-Tuwani, 23 febbraio 2010


Nel pomeriggio del 23 febbraio 2010, i soldati israeliani hanno arrestato un pastore palestinese di 19 anni, Khalil Ibrahim Abu Jundiyye, del villaggio di Tuba.

Il pastore stava portando al pascolo il proprio gregge quando quattro soldati israeliani dal vicino insediamento di Ma'on hanno cominciato ad inseguire lui e un altro pastore, costringendoli a tornare verso il villaggio di Tuba.

Una volta arrivati al villaggio i soldati hanno aggredito i due pastori e le rispettive famiglie che stavano tentando di chiarire con i soldati i motivi della loro aggressività. Un soldato ha dato una testata al fratello del pastore solo perchè stava chiedendo le ragioni dell'arresto. Un altro soldato ha caricato il fucile e rivolgendolo verso l'alto ha minacciato di sparare se le famiglie palestinesi non avessero immediatamente taciuto.

I soldati hanno ammanettato Khalil Abu Jundiyye e l'hanno portato via, minacciando l'arresto di chiunque avesse tentato di seguirli. Due volontari del Christian Peacemaker Teams che si trovavano sul posto hanno visto i soldati costringere il palestinese a camminare bendato su di un terreno scosceso per circa un chilometro.

Un'organizzazione israeliana per i diritti umani ha più tardi informato gli internazionali del fatto che Abu Jundiyye è stato portato al checkpoint di Beit Yatir, sul versante meridionale della Green Line, adiacente all'insediamento di Mezadot Yehuda.

Abu Jundiyye è stato trattenuto tutta la notte e al momento nessuno è a conoscenza del luogo in cui si trovi realmente. Secondo il DCO, l'ufficio israeliano di coordinamento distrettuale, Abu Jundiyye sarebbe accusato di avere aggredito uno dei soldati. I due volontari del CPT presenti hanno riportato che il pastore palestinese non ha in alcun modo aggredito il soldato e i video in loro possesso mostrano chiaramente che l'aggressione non è di fatto avvenuta.

1 commento:

Andrea ha detto...

Siccome Khalil è palestinese, gli si deve credere ciecamente...