venerdì 29 aprile 2011

Risposta alle dichiarazioni di Vendola

E' fin troppo facile rispondere alle dichiarazioni allucinanti che tu caro Vendola che saresti un politico di sinistra, hai rilasciato incontrando l'ambasciatore di quel paese razzista e di apartheid che è Israele. E' di tutta evidenza che esprimi egregiamente quel crollo di valori di giustizia, umanità, libertà che investe i partiti di sinistra, così ci rendiamo conto che abbiamo veramente bisogno di un Egitto come ci augurava Omar Barghuti e di ricominciare a ricostruire, senza di voi, una vera sinistra giacchè persone come te possono essere semmai definite "sinistre" non di sinistra. Ma entiamo nel merito delle tue dichiarazioni:
La prima cosa che salta agli occhi è che ti sei arruolato nella campagna mediatica sionista in preparazione a Torino per presentare Israele come un paese normale, anzi, come diresti tu all'avanguardia nelle più lodevoli iniziative.
Cito le tue parole "Un paese che ha trasformato aree desertiche in luoghi produttivi e in giardini"
A parte la retorica che puzza di stantio secondo cui Israele ha fatto "rifiorire il deserto" retorica che ignora che quel deserto era La Palestina, il paese più colto e sviluppato del Medio Oriente con fiorenti città e scambi culturali e commerciali, prima naturalmente della colonizzazione sionista e della Nakba che ha prodotto 5 milioni di profughi, la metà di villaggi distrutti, la sai la storia di Der Yasin? E poi la distruzione di quartieri storici e architettonicamente importanti, la cancellazione di ogni traccia di cultura palestinese, compreso il furto di centinaia di migliaia di libri e documenti,e di parti del cimitero monumentale di Mamilla. L'elenco è molto lungo e ti invito a documentarti,ma voglio darti un solo esempio di come Israele costruisce i suoi giardini:A Silwan, quartiere di Gerusalemme con 40mila abitanti palestinesi il sindaco ha deciso di procedere alla demolizione di 22 delle 88 case palestinesi a rischio di demolizione nell'area di Al Bustan che gli israeliani chiamano "Gan ha melec" il giardino del re, In questo quartiere i coloni hanno allestito su case palestinesi espropriate negli anni scorsi il "Parco archeologico di re David". Ma ti voglio dare anche un altro esempio concreto: secondo il racconto di Jamal Talab dell'ass.Land Research Center in un villaggio vicino a Ramallah gli israeliani hanno sradicato 60 alberi per trapiantarli a Gerusalemme in un giardino che hanno chiamato "Martin Luter King". Questo è lo stile con cui Israele costruisce i suoi giardini, sulla pelle dei palestinesi.
Andiamo avanti; "Un paese che si confronta col tema mondiale del governo del ciclo dell'acqua, dell'energia, dei rifiuti con pratiche di avanguardia"
Il primo modo con cui Israele si confronta con il problema dell'acqua è quello di rubarla ai palestinesi. Le colonie in territorio palestinese usufruiscono dell'80% dell'acqua disponibile mentre città e villaggi restano a secco anche per mesi comprese città come Betlemme. I palestinesi espropriati delle loro risorse idriche, anche grazie alla costruzione del muro di separazione che ha inglobato le fonti idriche rimaste, sono costretti a comprare a caro prezzo l'acqua dalla società israeliana Mekorot. I palestinesi non possono scavare pozzi mentre i coloni si appropriano delle fonti idriche anche con la scusa dell'archeologia, documentati col rapporto sull'acqua in Palestina di Amnesty Internacional. E veniamo alla situazione della valle del Giordano. Un terzo delle risorse idriche di tutta la Cisgiordania si trova nella valle del Giordano, mentre i residenti palestinesi non possono usare l'acqua che scorre sotto i loro piedi, la compagnia israeliana Mekorot continua a scavare per costruire pozzi per i coloni, Israele mantiene il monopolio sul controllo delle risorse idriche e mentre i palestinesi che non possono nemmeno utilizzare le sorgenti numerose nella zona e devono acquistare l'acqua dalla Mekorot, animali e coltivazioni deperiscono i coloni che hanno a disposizione sei volte la quantità d'acqua rispetto ai palestinesi nuotano nelle piscine. Per quanto riguarda l'energia lo stesso discorso vale per la corrente di cui i poalestinesi vedono solo passare i fili, essendo privati tanto dell'acqua quanto dell'elettricità, circondati da colonie e aree per esercitazioni militari e sottoposti a espulsione, demolizioni di case e confisca della terra. Per quanto riguarda i rifiuti poi c'è da prendere in considerazione l'enorme inquinamento e avvelenamento del territorio che producono le fabbriche impiantate nelle colonie non sottoposte a norme e vincoli cui avrebbero dovuto sottostare se fossero state impiantate in Israele. Nei territori palestinesi occupati si può fare di tutto e di norma i coloni gettano le acque di scolo e i rifiuti organici nei wadi palestinesi e nei villaggi sottostanti.
Se hai prodotto una "semina" è certamente una semina avvelenata, rapporti economici? E l'articolo 2? Mi sembra che i rapporti economici con Israele fossero vincolati dal rispetto dei diritti umani come recita l'art.2. Parliamo un pò anche di cultura: recentemente c'è stata la manifestazione culturale palestinese più importante, il Palfest una manifestazione a livello internazionale che si è svolta tra i lacrimogeni israeliani, mentre qualche anno fa fu totalmente impedita da Israele che chiuse la sala pochi minuti prima dell'evento con scrittori e artisti che erano giunti da tutto il mondo. Un paese come Israele ha ben poca cultura, molta ne hanno i palestinesi, hai mai sentito parlare di Mahmud Darwish, uno dei poeti più grandi del mondo? Sapevi che il premio nobel per la letteratura non gli fu conferito per le pressioni israeliane? Israele ha disprezzato e cancellato la cultura della diaspora, sia quella yiddish che quella mediorientale, leggiti le testimonianze di Marek Edelman. La sua cultura è una cultura di guerra e sopraffazione. Quando farai la tua visita in Israele, vai pure a vedere il muro, vai nei villaggi dove si manifesta ogni venerdì contro l'espropriazione della terra, vai anche se ci riesci a vedere cosa è rimasto di Gaza. Ma veramente non sai niente dell'assedio di Gaza, del muro dell'apartheid, dell'arresto di 700 bambini ogni anno sottoposti a maltrattamenti e torture e impossibilitati a vedere famiglie e avvocati, bambini di 12 anni giudicati da tribunali m ilitari? Non sai niente di 10mila prigionieri la gran parte in detenzione amministrativa? Non sai di quella bambina morta per il dolore di non poter abbracciare il padre che Israele aveva arrestato? O di quel bambino di 10 anni che correva terrorizzato verso la madre che gridava ai soldati "Yeled, yeled" è un bambino! E che poi fu afferrato e malamente gettato nel cellulare malgrado la madre battesse inutilmente i pugni sui vetri e questo solo per intimidire il fratello di quel bambino, un pericoloso tirapietre di 14 anni? Non ti ripugnano queste azioni? Non ti ripugnano le leggi razziste israeliane? Le conosci? Fanno parte di quella cultura con cui vuoi essere in rapporto? E l'antisemitismo poi...ma fammi il piacere! I maggiori promotori dell'antisemitismo sono proprio gli israeliani e i sionisti da sempre promuovono l'antisemitismo e lo sono essi stessi talvolta. Documentati sulla storia del sionismo prima di parlare. E' tuo dovere, non sei un cittadino qualunque e del resto nessuno è giustificato dal non sapere, dal dire io non c'ero, non sapevo...Vai avanti così, noi intanto portiamo avanti il BDS e promuoviamo la verità, malgrado voi. Come ebrea sono doppiamente indignata dalle tue dichiarazioni, esse mi offendono assieme a tutte quelle persone che in Israele e nel mondo cercano di spiegare che L'Ebraismo non è Israele, che gli ebrei non sono tutti sionisti e si battono per la giustizia e la libertà di tutti oltre che per mantenere la propria dignità.

13 commenti:

Raffaele Porta ha detto...

Vendola non puo' non sapere questo..ed altro! Ha fatto una scelta in funzione del suo personale progetto politico. Cancelli dal simbolo del "suo" partito la parola "sinistra" e lasci il suo nome...per coerenza!

Unknown ha detto...

Miryam, grazie della tua risposta a questo sionista che finalmente ha calato la maschera.
Hai tutto il mio supporto e la mia stima.

Unknown ha detto...

Miryam, grazie mille per aver dato una così ineccepibile risposta a quel sionista che ha finalmente calato la maschera.
Hai tutto il mio supporto e la mia stima.

Irlanda ha detto...

Complimenti di cuore!!
Ma dubito possa servire, purtroppo.

Anonimo ha detto...

Pensavate che Vendola fosse diverso da chi approfittando di uno scollamento e una grande confusione della politica,si è lasciato trascinare dalla corrente, la solita che rende buoni i cattivi e i cattivi buoni?

Anonimo ha detto...

Grazie Miryam anche a nome dei miei parenti palestinesi. Grazie soprattutto al tuo coraggio!
Giuseppina

Fabio A. ha detto...

Analisi lucida e accorata. Grazie
Fabio A.

Anonimo ha detto...

ma per cortesia, quella usata da Vendola è il minimo della diplomazia richiesta ed indispensabile. Che cazzo ma cosa cercate e volete di più? Non è il responsabile del "csoa pugno chiuso" e deve comportarsi e parlare in maniera responsabile ed adeguata al suo ruolo istituzionale. è ovvio che in altre sedi e sempre ha denunciato in modo chiaro e netto le nefandezze dello stato di israele.
Lo testimonia il suo sostegno a fianco della Freedom Flottilla e in molte altre occasioni. Sarebbe bello non dividersi sempre e comunque alla ricerca della purezza assoluta che nella politica non può esistere. Così è chiaro che ci sguazzano le destre.

renata ha detto...

Anch'io ti ringrazio per il tuo sdegno che è anche il mio. Mai mi sarei aspettata da chi ho votato con speranza parole simili. La posizione sulla tragedia palestinese per me è una discriminante. Ma mi domando come mai in questo paese è potuto succedere questo : ho 64 anni e ricordo ancora le manifestazioni con la bandiera palestinese sempre in prima fila. Come mi ha detto Omar, studente di sociologia a birzheit ed ora in carcere per la seconda volta per arresto "amministrativo" da 10 mesi, non si può capire che la lotta palestinese non ha niente a che fare con il terrorismo se non lì in Palestina. Ti abbraccio

Rossella ha detto...

Secondo te caro Anonimo essere adeguato al proprio ruolo istituzionale significa assumere un comportamento doppio e ipocrita? Ma che bel modello!ANch'io sono per l'unità e per non dividersi, ma qui non si tratta di quisquillie e le dichiarazioni vendoliane non sono diverse da quelle di Formigoni. Prima di preoccuparsi delle divisioni della sinistra bisogna vedere se Vendola è di sinistra.

Rossella

RedAlert ha detto...

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Atenei InRivolta Bari

Renata ha detto...

Caro Anonimo,
non so se ci sguazzano le destre,sicuramente ci sguazza lo Stato di Israele, mentre gaza è un lager a cielo aperto , gli insediamenti prolificano e le case palestinesi vengono abbattute anche a gerusalemme est.

ROBERT62VR ha detto...

Concordo con te Myriam , penso proprio che il tuo articolo sia piu' che esauriente . Si puo' comprendere un senso di difesa e di chiusura al mondo da parte di Israele , ma che si comportino come i nazi si sono comportati con loro , no , questo no .