martedì 14 luglio 2009

SONO ANCORA QUI

Dopo alcuni mesi di forzata interruzione per cause tecniche e problemi personali ritorno finalmente ad occuparmi delle situazioni che mi stanno a cuore. Sono accadute molte cose nel frattempo, nessuna buona. Non solo in Palestina, dove Netanjau ha fatto la sua dichiarazione di guerra ai palestinesi dichiarando che accetta uno stato palestinese come quello che auspicava Sharon, aggiungendo che intende annettersi definitivamente Gerusalemme e che pretende che palestinesi ed arabi riconoscano lo stato ebraico, cioè lo stato etnico che crea apartheid e che li considera inferiori e sottomessi, dove Gaza continua ad essere sotto assedio e chi ha cercato di far entrare aiuti umanitari è stato sequestrato e rinchiuso in prigione con un atto di pirateria, trovandosi la nave “Spirito di Umanità” in acque internazionali, dove gli israeliani oltre ad affamare la popolazione cercano di far entrare a Gaza la droga per guadagnare collaborazionisti, tecnica usuale adoperata da sempre da Israele. Sul fronte internazionale altre brutte notizie, la repressione in Iran e in Cina e il colpo di stato in Onduras con il probabile avallo degli Stati Uniti che non l’hanno condannato, tanto per premiare la fiducia di chi crede che Obama cambierà la politica estera in positivo, pare che l’unica cosa che cambi Obama sia solo il tono che si è fatto meno arrogante e più conciliante, ma la sostanza resta la stessa.
Sul fronte interno l’approvazione da parte del parlamento del pacchetto sicurezza apre scenari a dir poco inquietanti. Tutto il peggio che temevamo è stato realizzato. Non ci è stato risparmiato niente, dalle ronde al reato di clandestinità, con tutte le conseguenze che comporterà per chi ne resterà vittima. Credo che il nostro paese abbia toccato il fondo, alcune di queste leggi o conseguenze di esse fanno invidia a quelle del nazismo. Come moltissimi altri ho scritto al presidente della repubblica chiedendogli di non ratificare questa malvagità, non credo che serva a molto ma qualcosa bisogna pur fare. Per scrivere a Napolitano l’indirizzo email è: presidenza.repubblica@quirinale.it

2 commenti:

arial ha detto...

ben tornata

Andrea ha detto...

A proposito di Israele come Stato Ebraico: sai come si chiama ufficialmente l'Egitto? Cito dal sito dell'Organizzazione della conferenza Islamica, l'Onu dei musulmani (o piuttosto, come dice la bravissima Bat Yeor, il nuovo califfato che cerca il dominio del mondo). Be' il nome ufficiale dell'Egitto è "Arab" Republic of Egipt. Sono ufficialmente arabi anche la Syrian "Arab" Republic, lo State of the United "Arab" Emirates, e naturalmente la Great Socialist People’s Libyan "Arab" Jamahiriy di Gheddafi, grande e popolare, naturalmente. La Mauritania è "islamica", Islamic Republic of Mauritania, e così l'"Islamic" Republic of Pakistan e l'"Islamic" Republic of Afghanistan. La Giordania invece è Hashemita e l'Arabia è Saudita, cioè portano nomi dinastici di tribù arabe. Perfino il negletto stato nato dall'occupazione turca di Cipro si chiama "Turkish" Cypriot State. Mi scuso se ho dimenticato qualcuno. Insomma più o meno tutti gli stati, in quell'area geografica, vantano un'appartenenza etnica o religiosa. Israele invece non può essere lo stato degli ebrei, perché sarebbe razzista e ingiusto per le sue minoranze (come se la Siria o l'Egitto non ne avessero...). Quando si tratta di ebrei, Stato o individui che siano c'è sempre qualcuno che li considera meno uguali degli altri, vero Myriam?