sabato 18 luglio 2009

AIUTI UMANITARI ISRAELIANI A GAZA

L'accusa della polizia di Gaza: 'Israele introduce droga dai valichi
di confine'.

SCRITTO IL 2009-07-09 IN NEWS


Gaza - Infopal. In un comunicato stampa, Islam Shahwan, il portavoce
della polizia palestinese di Gaza, ha reso noto che sono stati
sequestrati "ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti,
contrabbandate attraverso il passaggio di Beit Hanoun ‘Erez’. La droga
era nascosta sotto una vettura che entrava a Gaza".

"Dall'interrogatorio dei contrabbandieri - ha sottolineato Shahwan - è
emerso che l’intelligence israeliana li aiuta a nascondere la droga in
mezzo alla merce diretta a Gaza, facilitandone il passaggio.
Attraverso la vendita di questi veleni a basso costo, i
contrabbandieri (a servizio di Israele, ndr) hanno l'obiettivo
principale di far cadere il maggior numero possibile di giovani, sia
maschi che femmine, nella rete dei collaborazionisti".

Il portavoce della polizia di Gaza ha infatti spiegato: "La droga è
uno dei mezzi sfruttati dall’occupazione per colpire il fronte interno
e distruggere i giovani palestinesi, aumentando il numero dei
collaboratori con l’intelligence israeliana.

Tale contrabbando è attivo dalla recente guerra contro la Striscia di
Gaza, e utilizza i valichi sionisti".

Valichi aperti al traffico di droga ma chiusi agli aiuti umanitari.
Israele, civiltà superiore.

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5 commenti:

Andrea ha detto...

Brava Myriam, continua ridicolmente a raccontarci tutto quello che propagandano i ridicoli dittatorelli di Hamas.
Allora te ne racconto un'altra made in Hamas, raccontata da Massimo M. Veronese: "L'hanno scoperta per caso e sta già scoppiando un bordello. L'ultima
arma segreta israeliana per azzerare Hamas, definitiva e letale, è un
aggressivo chirnico a diffusione termica, più sfuggente del polonio,
più invasivo. dell'antrace, più cattivo di Netanyahu: il chewing gum.
O la cicca, la gomma del Ponte, le ubba Bubba, le happydent, le Big
Babol. Al ginseng o alla clorofilla, gusto lungo, in confezione stick.
E stranamente azzurrine come il Viagra. Nella Striscia erano pronti a
qualunque tipo di attacco militare: bombe personalizzate a piccolo
diametro sparate da aeroveicoli senza pilota, ordigni a concentrata
letalità che ti amputano mani e piedi ma senza ucciderti, un'intera
stagione su Al Aqsa Tv di "Carramba, che sorpresa" in aramaico. Ma non
alle cicche. Perché è questa l'esplosiva novità politica del conflitto
israelo-palestinese: le Daygum Protex stanno ammorbidendo l'Intifada,
le Fruittelle e le Golia stanno disinnescando i kamikaze, le M&m's
gialle, ma anche quelle rosse, stanno riuscendo dove Camp David ha
fallito, Girano strane voci nella Striscia.

Andrea ha detto...

I ragazzi palestinesi non
hanno più la bava alla bocca per la guerra santa ma per quel gran pezzo
dell'Ubalda, si dedicano come sempre alle letture in forma di litania
ma del «Lando», del «Tromba», di «Corna Vissute». Lo denuncia Hamas,
lo riporta il quotidiano Al Quds al Arabi, che è un foglio palestinese
edito a Londra. L'infido sionista, dicono, non spara più con tank e
blindati ma «fiacca la nostra gioventù» con droghe vendute a prezzo
stracciato, misteriose sostanze eccitanti, gomme da masticare al
Viagra, spacciate nella Striscia di Gaza attraverso una rete locale di
collaborazionisti. Vincono la guerra con il credo hippie: fate l'amore
non la guerra. Stimolante per lei, ritardante per lui. A spingere
Hamas a ficcare il naso nel grande traffico mescolato tra i generi
alimentari che passano dai valichi e dai tunnel controllati da
Israele, sarebbe stata la denuncia di un papà di Gaza dopo aver
scoperto che la figlioletta adolescente aveva improvvisamente smesso
le tradizionali abitudini spartane per mettere su un'arietta un po'
troppo da troiana, <
l'abitudine di masticare». Ma anche le famiglie dei vicini si
sarebbero accorte degli «improvvisi e insoliti comportamenti delle
loro figlie adolescenti», tipo ballare nude sui tavoli cantando Ahj'
Sbarona o sostenere rapite l'origine divina del Vibrator Multispeed.
Messa sotto torchio una delle ragazzine avrebbe confessato il nome
dello spacciatore di quelle cicche azzurrine che moltiplicherebbero le
voglie in un periodo che già di suo è di pieno trambusto ormonale. Il
basista occulto del traffico sarebbe «un personaggio importante di Gaza»
di cui la polizia si guarda bene dal fare il nome e che più che
all'America sarebbe legato al Magic America, quella del Paradiso
promesso dalla Maurizia Islam ahwan, che è il portavoce della milizia
creata da Hamas con funzioni di polizia, rivela poi che <
quantitativi di pillole, bevande e chewingum» che <
effetto di eccitazione sessuale» sono stati sequestrati a Khan Yunis a
sud della Striscia; che, in particolare, se le ragazze vanno pazze per
le gomme, i maschietti preferiscono pillole e bevande; e che la banda
del Vigorsol avrebbe già «confessato la propria collaborazione con lo
Shin Bet», i servizi di sicurezza israeliani, col deliberato proposito
di <
Prove? Ovviamente nessuna. Ma Hamas ora vuole stroncare, prima che sia
troppo tardi, l'imbarazzante traffico di pillole dell'amore, Senza
timori e senza pentimenti. Perché, come diceva del resto anche Ryan
O'Neal in Love Story, amare significa non dover mai dire mi dispiace."
Fin qui la sapida prosa del bravo Veronese e il delirio di Hamas o di
Al Quds al Arabi. Non posso che ammirare, invidioso. Credo non ci sia
bisogno di alcun commento. Salvo forse notare che gli incubi di Hamas
non sono molto diversi da quelle di molti giornali italiani a
proposito del ceto politico italiano. Che gli agenti del Mossad
abbiano perso qualche mese fa il loro proverbiale senso
dell'orientamento e siano riemersi dai tunnel di Gaza a Bari o in
Costa Smeralda?

arial ha detto...

a tal proposito hamas ha bruciato un ingente quantitativo di droga e il clan dei contrabbandieri hanno minacciato di rompere la tregua...piccoli frammenti di realtà che non interessano a chi vuole solo continuare una guerra sempre più infame . Ciao

Ulisse9 ha detto...

I sionisti potrebbero almeno cercare di avere fantasia:
la soriella raccontata qui sopra è tradotta, ed aggiustata, da (un nome un programma)"Elder of Ziyon".
Per credere:
http://elderofziyon.blogspot.com/2009/07/evil-zionist-sex-gum-corrupting-gaza.html
:-)
Ciao Myriam,

Francesco

arial ha detto...

Hai detto: “Non si discute con i ribelli palestinesi, con Hamas: come puoi discutere con qualcuno che non ti riconosce?”.La situazione è simile, se non identica, a quella che si pone in un giudizio quando si contesta la competenza del giudice: come si può accettare la pronuncia di merito se si contesta la sua competenza? Ma allora la discussione si sposta e si dovrà discutere non il merito ma la competenza.Nel nostro caso si tratta del riconoscimento e non della competenza: perché il riconoscimento non può diventare il punto di arrivo anziché il punto di partenza, della discussione?Come può porsi il problema in concreto?Ripenso all’abbandono della striscia di Gaza a suo tempo deciso da Sharon. Si è parlato di ritiro unilaterale non concordato. Perché non concordato? Non poteva concordarsi con i sindaci e le autorità locali? Forse si sarebbe risparmiata la guerra di Gaza dei mesi scorsi.Ripenso alla guerra di Gaza. Perché non concordare una tregua di dieci anni come proposto da Hamas? Chi può escludere che il riconoscimento reciproco potrebbe essere il punto di arrivo della tregua?Ma il discorso sul riconoscimento reciproco può allargarsi: la liberazione di Bargouti potrebbe essere il momento di partenza e non quello d’arrivo della discussione con i palestinesi. Perché non si libera Bargouti?Non è lecito dimenticare che, come è stato insegnato dai migliori pensatori ebrei, “la nozione di Patto è al centro della concezione ebraica della storia” (1) Perché oggi si rifiuta il patto?Il mio timore è che in Israele la casta militare abbia progressivamente esautorato la classe politica, che qualunque discorso politico finisca per essere subordinato ad esigenze militari, che le ritenute esigenze militari facciano dimenticare che il richiamo alla legge e alla tradizione ebraica sono per gli ebrei l’unico motivo di giustificazione e di esistenza dello Stato d’Israele.. “Quos deus vult perdere amentat”: sarebbe la fine ma non sarebbe una bella fine. Ricordiamoci di Massada: chi ha fatto di più per la sopravvivenza dell’ebraismo, i suicidi di Massada o Yokhanan ben Zaccai? È mio dovere farti queste domande: se non lo facessi verrei meno a quel dovere di solidarietà che ci lega e che ha sempre legato il mondo d’Israele e il mondo della diaspora.
di Guido Fubini
http://www.hakeillah.com/3_09_09.htm