giovedì 6 agosto 2009

COME I PALESTINESI DI GERUSALEMME VENGONO CACCIATI DALLA LORO CITTA'

Clickando su
http://www.youtube.com/watch?v=M_BF8pbEkvs&feature=channel

è possibile avere la testimonianza indiscutibile di un reato che viola il diritto internazionale e che viene perpetrato alla luce del sole e sul quale lo stesso governo dell'UE si è dichiarato inadeguato a trovare una soluzione: la vendita di immobili (appartamenti o case che siano), costruiti dai coloni israeliani su terre rubate ai palestinesi della West Bank, ad eventuali acquirenti stranieri - anche europei.
Tale atto criminale sta coinvolgendo diverse imprese immobiliari in Gran Bretagna e in Belgio.

Dal video in questione potete passare alla visione di altri video correlati al problema delle colonie costrite nella totale illegalità - secondo il diritto internazionale - nei Territori Palestinesi Occupati.

mariano


* BREVE
PULIZIA ETNICA A GERUSALEMME EST
Cacciate due famiglie arabe, dentro coloni ebrei
La polizia israeliana ha espulso l'altro ieri due famiglie palestinesi (53 persone) dal quartiere Sheikh Jarrah di Gerusalemme est, la parte araba della città occupata da Israele dopo la Guerra dei sei giorni del 1967. Subito dopo l'esecuzione degli ordini d'espulsione, negli appartamenti sono entrati coloni ebrei israeliani. L'ordine di espulsione - effettuato sulla base delle rivendicazioni avanzate da un'organizzazione di coloni fondate su un documento di proprietà della terra del XIX secolo - è stato portato a termine nonostante l'Amministrazione statunitense abbia più volte nelle ultime settimane raccomandato al governo Netanyahu di fermare la colonizzazione dei Territori occupati e in maniera particolare di non esasperare la tensione a Gerusalemme est, dove - specialmente nei quartieri di Sheikh Jarrah e Silwan - i coloni si stanno insediando sempre più tra la popolazione palestinese.Robert Serry, coordinatore delle Nazioni Unite per il Medio Oriente, ha definito le espulsioni «totalmente inaccettabili».

5 commenti:

arial ha detto...

questa campagna sull'assionma islam-pedolfilia, Hamas e pedofilia è preoccupante..perchè sintomo di una campagna autunnale contro ogni pressione internazionale per 2aprire2 ad hamas e ad un governo di unità nazionale..almeno secondo me
http://frammentivocalimo.blogspot.com/2009/08/gaza-spose-bambine-o-vedove.html

Andrea ha detto...

Dunque deduco: se un ebreo compra casa in Israele, a Gerusalemme est, e ci va ad abitare, è un colono. Se un arabo occupa una casa che non è sua, se questa casa appartiene legalmente un altro arabo, allora compie un reato. Se invece è di un ebreo, ne ha il pieno diritto. Una cosa sacra come la nazionalità viene prima della legge. Se un proprietario ebreo non capisce questo principio e chiede al tribunale di cacciar via l'occupante abusivo, allora sono colonialisti lui, il tribunale, la polizia e Israele. Stessa procedura per le case abusive: se le costruisce un ebreo è un criminale e la casa va abbattuta. Se è un arabo, applausi e nessuno si azzardi a toccare la sua realizzazione architettonica. Inoltre: se lo Stato israeliano vuol fare delle strade, delle gallerie, delle scale o dei musei archeologici, si tratta di un violento atto di guerra. Se gli islamici scavano sul Monte del Tempio e buttano via i brutti sassi che ritrovano, brutti perché anticaglie e soprattutto sospetti di poter testimoniare su un passato ebraico del luogo (che di per sé è una pretesa colonialista), fanno benissimo. Gli archeologi che volessero impedirlo sono colonialisti.
Infine Gerusalemme dev'essere capitale di due stati, come tutti sanno che ce n'è tantissime nel mondo, per esempio Washington, che è capitale degli Stati Uniti e anche del Central Distict, oppure di nessuno. E dato che la violenza sionista impedisce agli arabi di issare come avrebbero diritto la bandiera palestinese sul monte del Tempio, Gerusalemme non può essere la capitale di Israele. Tant'è vero che le ambasciate devono stare tutte a Tel Aviv e anche se il governo e il parlamento israeliano stanno a Gerusalemme bisogna continuare a riferirsi a Israele come lo Stato di Tel Aviv.

arial ha detto...

Domanda:
Il testo teatrale "Ritrono ad haifa" è tratto da libro?

Ulisse9 ha detto...

Ciao Miryam,
purtroppo queste sono le fasi finali del grande piano di pulizia etnica, ideato dal padre della patria sionista Ben Gurion e dai suoi complici, la cui realizzazione iniziò nel dicembre 1947 (cfr.: "La pulizia etnica della Palestina", di Ilan Pappe, Fazi editore).
Lo stupore, e lo sdegno, dell'ONU oggi sono lacrime di coccodrillo.
Sopratutto a fronte dell'inazione delle Nazioni Unite nel corso dell'Operazione "Piombo fuso".
E a Gaza si continua a morire a causa dell'embargo sionista.

Buona giornata,

Francesco

miryammarino.blogspot.com ha detto...

Scusa il ritardo nel risponderti, caro Arial, se ti riferisci alla riduzione teatrale di patrizia cecconi recitato la sera del 20 agosto a Bassano in Teverina, si, è tratto dal libro di Gassan kanafani Ritorno ad Haifa, forse ne faremo un cd con inseriti i racconti sulla Palestina del mio ultimo libro "Gabbie"
miriam