mercoledì 14 luglio 2010

Di nuovo all'opera i pirati israeliani

NAVE LIBICA, PARTITA A SCACCHI IN ALTO MARE
Il cargo è circondato da unità israeliane. Ieri cannonata ha ucciso donna palestinese a Burej. La Knesset ha punito la deputata arabo israeliana Hanin Zuabi che era sulla Mavi Marmara

Gaza, 14 luglio 2010, Nena News – Continua la partita a scacchi nel mare davanti alla costa di Gaza. La nave Amal, noleggiata dalla Fondazione Ghaddafi per portare 2mila tonnellate di aiuti alla popolazione palestinese sotto assedio, si muove lentamente ai limiti delle acque territoriali di Gaza seguita da unità della Marina militare israeliana. Dove si dirigerà il suo comandante, un cubano di nome Antonio, nessuno è in grado di prevederlo.

Da Tripoli la Fondazione Ghaddafi ripete che non ci saranno cambiamenti di rotta e che a rallentare durante la notte la navigazione è stato solo un guasto ad uno dei motori. La meta era e rimane il porto di Gaza city. «La marina israeliana ci impedisce di muoverci. Otto navi da guerra israeliane circondano il cargo e gli impediscono di procedere verso Gaza», ha spiegato il direttore esecutivo della Fondazione Gheddafi, Youssef Sawan. La radio israeliana al contrario ripete che la Amal farà rotta per il porto egiziano di El Arish e rivela che in queste ore l’uomo d’affari ebreo austriaco Martin Schlaff sarebbe impegnato in una trattativa con dirigenti libici per evitare una escalation in mare.

Lo scorso 31 maggio un commando israeliano uccise nove cittadini turchi durante l’operazione in acque internazionali volta a bloccare le sei navi della Freedom Flotilla dirette Gaza con 10mila tonnellate di aiuti umanitari. Su una di quelle navi, la Mavi marmara, si trovava anche la deputata araba israeliana (palestinese con cittadinanza israeliana) Hanin Zuabi alla quale ieri, a scopo punitivo, la Knesset ha revocato tre importanti privilegi parlamentari: il diritto di uscire dal Paese, il passaporto diplomatico e il diritto di poter disporre degli appositi fondi della Knesset per coprire eventuali spese legali. «Mi state punendo per vendetta – ha replicato Zuabi – io ho il diritto e il dovere di lottare per i miei diritti e i valori in cui credo».

Il rischio di un nuovo bagno di sangue esiste, nonostante le critiche subite da Israele dopo l’uccisione dei nove turchi. Un portavoce militare dello Stato ebraico ha riferito che «la marina ha cominciato i preparativi per fermare la nave se tenta di violare il blocco marittimo» di Gaza imposto unilateralmente da Israele. Stamani in sostegno dei palestinesi il sindacato comunista greco “Pame” ha bloccato all’aeroporto di Atene il cancello di imbarco di un volo della compagnia aerea israeliana El Al, per «esprimere solidarietà al popolo di Gaza» sotto embargo.Il volo è partito con alcune ore di ritardo.

Ieri sera una donna palestinese è stata uccisa e altre cinque persone sono state ferite quando l’esercito israeliano ha sparato un colpo di cannone sul campo profighi di al Boureij, al centro della Striscia di Gaza. (red) Nena News

1 commento:

Andrea ha detto...

E' difficile credere che il vero scopo della nave sia portare aiuti alla popolazione a Gaza. Se fosse così, la nave approderebbe senza problemi al porto egiziano e le merci verrebbero trasferite a Gaza da laggiù. L'ostinazione a voler raggiungere Gaza denota solo la volontà di provocare Israele e aiutare Hamas.