venerdì 25 febbraio 2011

LE PAGINE GIALLE ISRAELIANE PROMUOVONO AZIENDE CHE IMPIEGANO SOLO EBREI

Annunci di compagnie che precisano di impiegare solo"manodopera ebraica". In violazione alla legge sul lavoro che proibisce qualsiasi discriminazione su base religiosa, etnica, di genere. Ma la Yellow Pages Ltd. se ne lava le mani.

Gerusalemme 24 febbraio 2011, Nena News – Le Pagine Gialle israeliane pubblicano annunci di compagnie, aziende e stabilimenti che esplicitamente promuovono le loro attività commerciali specificando di impiegare “solo lavoratori ebrei”. A diffondere la notizia è stato qualche giorno fa il sito di controinformazione dell’Alternative Information Center, un ‘organizzazione fatta da attivisti e giornalisti sia israeliani che palestinesi che da anni svolge un attento lavoro di informazione e documentazione alternativa al mainstream.

Secondo quanto denunciato da AIC, annunci di questo tipo rappresentano una evidente violazione della Legislazione in materia di pari opportunità nel mondo del lavoro, in vigore in Israele, che proibisce appunto qualsiasi discriminazione da parte dei datori di lavoro sulla base della nazionalità, oltre ad altri parametri (religione, genere, etnia).

La Israel’s Yellow Pages Company Ltd., la compagnia che gestisce e distribuisce le Pagine Gialle in Israele è di proprietà delle aziende Bank Hapoalim, Psagot, Menorah Insurance e Clal Insurance. Shuftut-Sharaka, un forum di organizzazioni che condividono valori democratici e una visione di parità e uguaglianza tra arabi e ebrei in Israele, sta in questi giorni facendo pressione sulla compagnia Yellow Pages Ltd perché rimuova immediatamente gli annunci discriminatori sia dalla versione, attualmente on-line, delle Pagine Gialle, sia dalle prossime versioni su carta stampata.

Nella lettera di protesta invita alla compagnia gli organizzatori di Shutfut-Sharaka, mettono in evidenza come “il concedere spazi pubblicitari ad aziende che violano la legge in vigore, significa legittimare e sostenere una condotta inaccettabile”.

La risposta della compagnia è stata poi pubblicata da Arutz 7 (il network di informazione sul web vicino ai gruppi della destra religiosa nazionalista, un network che viene identificato come “la voce del movimento dei coloni”): vi si legge che “le Pagine Gialle si oppongono a qualsiasi fenomeno di discriminazione o razzismo sulla base di genere, razza, religione, età etc.” Che “la compagnia funziona da piattaforma di promozione per gli annunci dei suoi clienti e che non ha alcuna possibilità di influenzare la loro condotta e il modo in cui portano avanti i loro affari”. Quindi dato che gli annunci sono responsabilità del cliente, “tali annunci – prosegue la compagnia – non possono essere rimossi”.

Una astuta mossa per lavarsene le mani e continuare a far finta di nulla. Promuovendo annunci discriminatori.Nena News

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