mercoledì 9 marzo 2011

Valle del Giordano: demolizioni a Ein Il Hilwe

Domenica 06 Marzo 2011 19:08


Mondoweiss.net
05.03.2011


Immaginate che i vostri bambini vadano a scuola in tende, destinate a essere demolite,
perché i coloni cercano l’acqua nel vostro villaggio.

di Chris Keeler






A Ein il Hilwel la scuola è data da una semplice tenda con seggiole di plastica.

Ein Il Hilwe è una comunità beduina ubicata nella West Bank occupata, nella parte settentrionale della Valle del Giordano. E’ una delle molte comunità palestinesi condannate a risentire di recessione e di stagnazione a causa delle rigide politiche dell’Area C. Il villaggio è composto da circa 130 persone ed è situato in una posizione strategica vicina a una delle poche sorgenti naturali della Valle del Giordano che non è stata confiscata dal governo israeliano.



Il villaggio si trova distante dalla strada principale della Valle del Giordano, ai piedi delle colline circostanti. Estrapolata dal contesto dell’occupazione israeliana, Ein Il Hilwe sembra essere una pittoresca dimostrazione di genuinità e di tranquillità. Purtroppo per gli abitanti della comunità, l’occupazione è onnipresente ed è improbabile che presto si ritiri; Ein Il Hilwe è circondata da cinque insediamenti israeliani illegali abitati da coloni che spesso si recano a perseguitare i residenti del villaggio. Come in molti altri villaggi in Palestina, sono principalmente i bambini delle comunità quelli che forse risentono in modo più forte degli effetti dell’occupazione.

Solo 35 studenti di Ein Il Hilwe e delle comunità dei dintorni possono usufruire della scuola.

I bambini di Ein Il Hilwe, come quelli che provengono dalle comunità beduine dei dintorni, erano soliti andare a scuola nel villaggio di Tayasir, un percorso di oltre 13 km che comportava la necessità di dover prendere un autobus e di passare attraverso un check point israeliano. Troppo spesso, però, i bambini sarebbero oggetto di vessazione da parte dei soldati che presidiavano il posto di blocco. Alcuni sarebbero stati persino costretti ad abbandonare il bus e a percorrere a piedi i 13 chilometri per andare e per tornare da scuola. Comprensibilmente, il trattamento brutale imposto dai soldati israeliani ha costretto molti bambini ad abbandonare la scuola. Per combattere il tasso di permanenza scolastica in calo e per essere di aiuto alla sopravvivenza della comunità di Ein Il Hilwe, lo scorso novembre la Campagna Salva la Valle del Giordano ha costruito una semplice tenda-scuola. La scuola può ospitare 35 bambini, anche se, seduti su piccole sedie di plastica, molti frequentano i corsi all’esterno nei quali docenti volontari insegnano arabo, inglese, matematica, chimica e religione, in quanto le classi sono formate da studenti di tutte le età e di tutti i livelli. Purtroppo, dato che la tenda scuola di Ein Il Hilwe è stata costruita illegalmente (secondo le normative draconiane imposte dagli ormai defunti Accordi di Oslo), essa non è riconosciuta dal Ministero dell’Educazione palestinese tanto che non riceve alcun finanziamento dal governo palestinese, ed è ritenuta illegale dal governo israeliano. La tenda e l’area gioco, così come il costo di trasporto per gli insegnanti e per tutti i materiali scolastici sono stati forniti esclusivamente da organizzazioni per lo sviluppo. In effetti, l’esito della scuola dipende completamente dalla beneficenza.

Sabato 26 febbraio, ho partecipato a una iniziativa di appoggio a Ein Il Hilwe organizzata dalla Save the Jordan Valley Campaign e dal Ma’an Development Center, durante la quale i volontari hanno aiutato ad ampliare l’attuale area gioco per i bambini e si sono incontrati con i dirigenti della comunità. I volontari avevano il compito di costruire per la comunità una seconda tenda per la scuola che avrebbe permesso ad altri 65 bambini di frequentare la scuola, ma venerdì 25 febbraio, è arrivata sul posto una jeep militare e ha minacciato di demolire entrambe le tende e l’area gioco esistenti.


Purtroppo, la situazione di Ein Il Hilwe non è un caso isolato. In tutta la Palestina e in particolar modo nella Valle del Giordano le comunità sono soggette alle stesse spaventose congiunture. L’Area C – che sta a significare il pieno controllo amministrativo e militare israeliano – si estende su oltre il 95% della Valle del Giordano. Cosa ancor più devastante a proposito dell’Area C è l’impossibilità da parte palestinese di costruire, che lascia le comunità palestinesi nel migliore dei casi in un costante stato di ristagno, in quello peggiore, di recessione. Tra il 2000 e il 2007, è stato approvato solo il 6% delle richieste di permessi edilizi per i palestinesi; nello stesso periodo, sono stati accordati 91 permessi ai palestinesi mentre sono state edificate 18.472 unità abitative per ebrei. Per ogni permesso edilizio palestinese approvato da Israele, questi ha emesso 55 ordini di demolizione.

Gli studenti di Ein Il Hilwe non sono stati soli neppure nella loro sofferenza. Il villaggio Ka’abneh è un’altra comunità beduina che è circondata da colonie. Come a Ein Il Hilwe, era stata costruita illegalmente una scuola per la comunità, che fornisce istruzione a 66 studenti. Negli ultimi tre anni, per la scuola di Ka’abneh sono stati emessi 6 ordini di demolizione, il più recente nell’ottobre 2010 per un piccolo gabinetto. Allo stesso modo, la scuola di Jiftlik ha subito lo stesso destino prima del 2005. Come i loro compatrioti di Ein Il Hilwe, gli studenti di Jiftlik sono stati costretti a recarsi nella vicina Beit Hassan per andare a scuola. Dopo la costruzione del posto di controllo di Hamra, da Jiftlik molti hanno abbandonato la scuola a causa dei costi elevati dei trasporti e dei maltrattamenti subiti ai check point ad opera dei soldati israeliani. Il villaggio ha deciso di costruire una tenda-scuola come quella di Ein Il Hilwe, ma, tra il 2003 e il 2008, gli israeliani hanno demolito la scuola ben sette volte.


I palestinesi della Valle del Giordano sono soggetti a una costante aggressione. Israele non solo usa le armi ma anche i bulldozer e gli avvocati per costringere i palestinesi ad abbandonare le loro terre. Nel 1967, nella Valle del Giordano vivevano 320.000 palestinesi. Oggi, il numero si è ridotto dell’82% ad appena 56.000.

I tassi di povertà salgono al 60%, peggio di molte aree di Gaza. Forse la cosa più tragica è che l’occupazione israeliana nega attivamente agli studenti della Valle del Giordano il loro legittimo diritto all’istruzione. I soprusi da parte dei soldati e dei coloni, così come l’abituale pratica disumana della demolizione delle scuole nega ai bambini palestinesi il diritto all’apprendimento.

L’Articolo 50 della IV Convenzione di Ginevra impone alla forza occupante – in questo caso Israele – di “agevolare il buon funzionamento” delle scuole nel territorio occupato. La pratica di molestie nei confronti degli studenti, la distruzione delle scuole e l’incremento delle politiche che mettono a repentaglio l’istruzione palestinese sono una lampante violazione di questa, e di molte altre leggi del diritto internazionale – compresa la Convenzione dei Diritti dei Bambini e la Convenzione contro la Discriminazione nel campo dell’Educazione. Ancora più importante, il danno fatto oggi alle scuole e agli studenti è causa di forti limitazioni e di menomazioni per le future generazioni della Palestina.





Gli studenti di Ein Il Hilwe sono solo un esempio di come Israele, negando l’istruzione,

viola il diritto internazionale.



Questo lavoro è comparso originariamente su Notes From a Medinah



(tradotto da mariano mingarelli)

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