martedì 29 marzo 2011

Israele:leggi razziste

GUSH SHALOM: E’ ALLARME LEGGI RAZZISTE
L’organizzazione ebraica denuncia le leggi approvate dalla Knesset che colpiscono la minoranza palestinese in Israele

Roma, 28 marzo 2011, Nena News – Pubblichiamo il comunicato diffuso da Gush Shalom, una storica organizzazione pacifista israeliana, riguardo le leggi approvate nei giorni scorsi dalla Knesset (Parlamento) che colpiscono duramente la minoranza palestinese (arabo-israeliana).

La tirannica maggioranza della destra nella Knesset ha lavorato duro fino a notte fonda per macchiare le nostre leggi di vile razzismo.

Questo e’ un giorno (il 23 marzo, ndr) di infamia nella storia della nostra legislatura, un passo in avanti nel processo di rendere il nostro paese oscuro e razzista. Proprio oggi i nostri tribunali hanno rivelato la forza della democrazia e mostrato come nemmeno un ex presidente della repubblica sia al di sopra della legge, condannando Moshe Katzav a sette anni di carcere per violenza carnale. Tuttavia nello stesso giorno la Knesset ha promulgato leggi che violano i principi basilari della uguaglianza e della democrazia su cui lo Stato di Israele dovrebbe fondarsi.

La Admissions Committees Law (Legge sui Comitati di Ammissione) mira a creare “comunita’ esclusivamente ebraiche” da cui gli arabi dovrebbero essere esclusi con la scusa che “non sono in grado di inserirsi nel tessuto sociale della comunita’”. Andrebbe ricordato che queste non sono soltanto semplici “comunita’”, bensi’ entita’ giuridiche a cui vengono affidate terre statali. La nuova legge quindi fornisce una ratifica legale alla esclusione degli arabi da terre che dovrebbero essere di proprieta’ comune dell’intera popolazione. Cinquant’anni dopo che Martin Luther King ha messo fine alla segregazione razziale in America, questa legge conduce Israele nella direzione opposta, in diretta continuazione della legge razzista sulla Lealta’ allo Stato Ebraico (“Loyalty Laws’) del ministro Lieberman.

Riguardo alla Legge sulla Nakba (che taglia i fondi statali alle organizzazioni che rifiutano il carattere ebraico dello Stato di Israele), il suo unico scopo e’ di limitare la liberta’ di espressione. Simile alla legge (ancora in discussione) che vorrebbe criminalizzare i movimenti di boicottaggio di istituzioni israeliane, in pratica mira a ridurre al silenzio l’opposizione al regime di destra attraverso penalizzazioni economiche. Questa legge non impedisce ai cittadini arabi di Israele di ricordarsi che la creazione dello Stato di Israele ha provocato una grave ingiustizia al loro popolo. Ne’ impedira’ ai cittadini ebrei critici del loro governo di esplorare e mettere in luce gli angoli oscuri del passato del loro Paese. Avra’ invece l’effetto di rendere l’espressione di una opinione critica un’offesa punibile con una pesante multa pecuniaria, oltre a pregiudicare ulteriormente la posizione di Israele nell’arena internazionale.

http://zope.gush-shalom.org/home/en/channels/press_releases/1301121533/ 23-3-2011

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