lunedì 20 giugno 2011

SI, SI, SI!

E' passata una settimana dalla vittoria del Referendum che ha visto la vittoria dei si, ma questa poesia riflette molto bene i nostri sentimenti, grazie Giuseppe.

E invece Sì





Ci avevi detto NO, notte balorda

ci avevi detto forse, albeggiando

ci avevi detto il dove, anche il quando

poi allo sfociar del sole

ancora in mezzo al dubbio, ci hai lasciati



attendendo lo strapotere dei maghi

della parola, del tacito consenso

come se quel dannato d’un tramonto

non potesse mutare

e fosse No la sillaba perfetta.



Invece Sì, a mucchi, strati, coltri

le frasi sopra al cuore

la sindrome del rancore che si muta

in languore d’abbracci

lenti come quel senso di vittoria

che non sapevamo più di possedere.



Come dal limbo spento nasca un fiore

come se dalla barca di Caronte

sbocciasse la fonte del piacere

del nostro folle, insano e sacro gesto

che ci renda la misura del non visto



del non sperato, del corredo che da sempre

abbiamo dentro, e finalmente

ci apparecchia al mondo

e finalmente ci sparecchia al cielo

dal velo di rassegnato moto perenne

che pensavamo fosse la realtà.



Riprendiamoci tutto, la notte

il filo d’aria, anche il destino

la luna, il senno, il senso e la misura

che non debba finire sul più bello

che non ci svegli in mezzo al guado

che non ci venga mai a mancare il fiato.



Che non sia un POI, quel che abbiamo dentro

ma un grande ORA, fatto d’aria pura

di frasi a getto, di ridere alla sorte

di stridere al suono di cannoni

che ci sparano addosso, ora quasi a salve.



E salve a tutti allora

mordiamolo maturo il dolce frutto

e da questo gesto, momento

si ricominci il tutto.


Giuseppe Spinillo

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