lunedì 30 aprile 2012

DICHIARAZIONE DI SOLIDARIETA' DEGLI EBREI DI NETUREI KARTA CON IL POPOLO PALESTINESE IN OCCASIONE DELLA COMMEMORAZIONE DELLA NAKBA.

di Rabbi David Weiss Che la benedizione del Creatore sia su di Voi, nostri cari fratelli, popolo palestinese che soffre da lungo tempo. Noi, di Neturei Karta International, Vi salutiamo da Gerusalemme, New York, Londra e da tutto il mondo. Come molti di Voi sapranno già, il movimento sionista è stato contrastato dagli ebrei ortodossi osservanti sino dall'inizio. Gli ebrei ortodossi hanno sempre creduto che per Decreto Divino il popolo ebreo sia tenuto a rimanere in esilio e vivere come cittadini leali nelle nazioni che li ospitano fino a che l'Onnipotente non avrà deciso la redenzione dell'umanità intera. Nell'anno 1948, il nostro Rabbino Capo Yossef Tzvi aveva inviato un telegramma alla Lega delle Nazioni a Lake Success, chiedendo loro di non incorporare le 60.000 famiglie ebree residenti a Gerusalemme nello Stato di "Israele", la cui proclamazione costituisce un sacrilegio. Così, i residenti ebrei sarebbero stati lasciati senza un potere sovrano che si occupasse delle faccende di Neturei Karta. In realtà, fummo trasformati in profughi perché non c'era differenza tra un popolo cacciato via dalla sua terra ed un popolo cui la terra è stata rimossa da sotto i piedi. Ci siamo appellati alle Nazioni Unite per ottenere un passaporto per rifugiati ed a tutt'oggi siamo in attesa di una risposta. Oggi, decine di migliaia di Neturei Karta, guardiani di Gerusalemme nel significato di "guardiani della fede", risiedono a Meah Shearim e nelle sue vicinanze, su terreni acquistati dai proprietari arabi, non confiscati contro la loro volontà. Il nostro Rabbino Capo defunto, Joel Teitelbaum, aveva proibito agli ebrei di stabilirsi in Terra Santa, considerando che ciò avrebbe messo in pericolo sia il corpo che l'anima. Neturei Karta aveva dato il benvenuto all' Autorità Palestinese, guidata da Yassir Arafat ritornato in Palestina ed il Rabbino Moshe Hirsh fu proclamato "Ministro per gli Affari Ebrei" dell'Autorità Palestinese - un gesto volto a dimostrare al mondo che la lotta in Terra Santa non è tra ebrei ed arabi, bensì tra sionisti ed arabi. Noi vediamo l'oppressione e l'umilioazione del popolo palestinese, innnanzitutto ciò che gli viene inflitto oggi, dalle politiche criminali del "Ministro del Crimine" Sharon. E' inamissibile che il popolo ebreo compaia quale oppressore, persecutore, ladro. Dappertutto nel mondo si trovano numerosi ebrei credenti che si dichiarano inorriditi dal comportamento criminale e razzista verso i palestinesi da parte dei sionisti. per questi ebrei il Giorno dell'indipendenza di Israele segna la più grande tragedia nella storia degli ebrei e nella storia dell'umanità. Quel giorno, molti ebrei lo passano digiuni e in preghiera. Noi vogliamo che TUTTA la terra palestinese, naturalmente comprendente il complesso di Al-Aqsa, sia restituita ad un governo palestinese. Noi vogliamo il RITORNO di TUTTI I PROFUGHI umiliati, anziani e giovani, alla loro legittima patria. Noi vogliamo vivere nella terra della Palestina come EBREI ANTI-SIONISTI, risiedere qui come CITTADINI PALESTINESI leali e pacifici, così come i nostri avi che avevano vissuto in Palestina per secolo prima della tragica usurpazione di questo paese. Invochiamo il Creatore che l'odierna commemorazione della NAKBA possa essere l'ultima e che conceda che l'attuale stato di occupazione volga verso una rapida fine, ancora nei nostri giorni, sicchè ebrei e palestinesi possano vivere felici ed in armonia e pace in una Terra Santa TUTTA SOTTO SOVRANITA' PALESTINESE. Vi saluto. Rabbi David Weiss Presidente di Neturei Karta International, New York

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