domenica 18 gennaio 2009

ARANCE DI JAFFA: JAFFANCULO!

Ieri 17 gennaio grande manifestazione di solidarietà con Gaza. Centinaia di migliaia di persone hanno sfilato, con un percorso lunghissimo, da Piazza vittorio a Piazzale dei Partigiani, luogo estremamente simbolico, sventolando bandiere palestinesi e striscioni che chiedevano "Vita terra e libertà" per il popolo palestinese. Grande la partecipazione della comunità palestinese, particolarmente intensi gli interventi sul palco a fine manifestazione, di Samir Al Kariuti, presidente della comunità palestinese di Roma e Lazio, Yosef Salman, delegato della mezzaluna rossa, e altri. Quasi tutti palestinesi gli oratori, e da loro è venuto un appello all'unità. Unità all'interno delle varie componenti palestinesi e unità all'interno del movimento e di coloro che appoggiano la Palestina, sempre divisi da diverse posizioni e da spezzettature perdenti. Nella stessa giornata la Tavola della pace ha organizzato un'altra manifestazione, rifiutandosi caparbiamente di spostarne la data e in questo modo togliendo forza alla manifestazione nazionale, che però è stata grandiosa, e attirando su di se i riflettori dei media. che non hanno fatto minimamente cenno alla grande manifestazione e che hanno dedicato invece uno spazio (anche se non particolarmente consistente) alla manifestazione di Assisi, sicuramente meno importante e numerosa oltre che meno solidale con i palestinesi. Nemmeno in una situazione così tragica si rinuncia ai propri giochi di potere.
Ma adesso basta! Il momento del dubbio, dell'equidistanza e del "conflitto simmetrico" è finito. Non è mai stato tanto chiaro come adesso che non si tratta più di fare i pacifisti equidistanti perchè così facendo si diventa complici. Questo è invece il momento di prendere finalmente una posizione decisa e univoca senza esitazioni per il boicottaggio, le sanzioni e il disinvestimento. Gli studenti dell"Onda" lo hanno capito e hanno chiesto il boicottaggio degli accademici e delle università israeliane, ricettacoli di guerra, i paesi scandinavi hanno messo in atto un boicottaggio che ha fatto fallire alcune industrie agroalimentari israeliane, 300 accademici inglesi hanno preso posizione per il boicottaggio e Ugo Chavez ha cacciato l'ambasciatore israeliano.Diamoci da FARE ANCHE NOI!

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