mercoledì 21 ottobre 2009

APPROVATO DALL'ONU IL RAPPORTO GOLDSTONE

Politica e Ordine Mondiale
Scritto da Marco Cedolin
Martedì 20 Ottobre 2009 00:00

Il Consiglio dei diritti umani dell'ONU ha approvato sabato 17 ottobre il rapporto della commissione Goldstone, avente per oggetto i crimini di guerra compiuti dall’esercito israeliano all'interno della striscia di Gaza durante l'operazione Piombo Fuso degli scorsi mesi di dicembre e gennaio.
Fra i 47 paesi membri del consiglio 25 hanno espresso voto favorevole:
Argentina, Brasile, Cina, Russia, Bahrain, Bangladesh, Bolivia, Cile, Cuba, Djbouti, Egitto, Ghana, India, Indonesia, Giordania, Mauritius, Nicaragua, Nigeria, Pakistan, Filippine, Qatar, Arabia Saudita, Senegal, Sud Africa e Zambia.
11 si sono astenuti:
Belgio, Bosnia, Burkina-Faso, Cameroon, Gabon, Giappone, Messico, Norvegia, Corea del Sud, Slovenia e Uruguay.
6 hanno espresso voto contrario:
Stati Uniti, Israele, Italia, Olanda, Slovacchia e Ucraina.
Ed altri 5... non hanno votato:
Gran Bretagna, Francia, Madagascar, Kyrgyzstan ed Angola.

La questione dovrà ora venire esaminata dall’Assemblea generale dell'Onu e potrebbe ipoteticamente (cosa assai improbabile) approdare alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja nel caso Israele continui a respingere l'idea di un'inchiesta approfondita su quanto il suo esercito ha fatto nelle tre settimane dell'assalto a Gaza.

Si tratta comunque di una notizia che ha suscitato entusiasmo e soddisfazione in Palestina, mentre il governo israeliano di Netanyahu, dopo avere tentato a più riprese di bloccare l'iter del rapporto, ha reagito con rabbia, convocando un forum comprendente ministri, giuristi, diplomatici, membri del Mossad ed esperti diversi con il compito di attaccare il rapporto Goldstone e trovare le necessarie contromisure.

I giornali israeliani hanno colto nella notizia, giunta a breve distanza da quella della cancellazione delle esercitazioni militari congiunte da parte della Turchia, il pericolo di un preoccupante isolamento internazionale d'Israele, che si rivelerebbe controproducente per il successo di eventuali piani di attacco nei confronti dell'Iran.

Risulta invero di assai difficile comprensione (a meno che si voglia pensare male) il ruolo del Mossad all'interno di un forum di giuristi deputato a "combattere" (si suppone per vie legali) il lavoro di una commissione d'inchiesta. Così da creare non poche perplessità in merito ai metodi che il governo israeliano intende usare per reagire di fronte alle accuse mosse dall' ONU.
Al tempo stesso appare per molti versi incomprensibile la posizione assunta dall'Italia, nazione del mediterraneo tradizionalmente in ottimi rapporti con i paesi arabi, che anziché abbracciare una politica di equilibrio, preferisce appoggiare acriticamente l'aggressione ed i massacri compiuti da Israele a Gaza, ponendosi in una posizione differente rispetto alla maggioranza delle altre nazioni alleate europee.

1 commento:

Andrea ha detto...

Ben pochi hanno letto il rapporto Goldstone, anche perché sono quasi 600 pagine. Penso però che valga la pena di coglierne il sapore. Riporto qui un brano, ben commentato da U. Volli: "La Missione ha riscontrato una certa riluttanza da parte delle persone intervistate a Gaza nel discutere le attività dei gruppi armati. In base alle informazioni raccolte, la Missione ha comunque riscontrato che durante le operazioni militari i gruppi armati palestinesi erano presenti nelle aree urbane ed hanno lanciato razzi da tali zone. Probabilmente i combattenti palestinesi non si sono sempre adeguatamente distinti dalla popolazione civile. La Missione non ha tuttavia trovato alcuna prova che suggerisse che i gruppi armati palestinesi direzionassero i civili verso le aree sotto attacco o obbligassero i civili a rimanere entro le vicinanze degli attacchi"

In buona sostanza, i terroristi di Hamas "probabilmente"; solo probabilmente eh, "non si sono sempre", già non proprio sempre, diciamo solo qualche volta o magari anche spesso ma purtroppo non proprio "sempre" "adeguatamente distinti" dalla popolazione civile. Ecco, non erano abbastanza "distinti". Non "adeguatamente". Almeno "probabilmente" non erano "sempre" "adeguatamente" "distinti". "Non sempre". "Non adeguatamente". "Non distinti" Qual è la "distinzione" "adeguata", potrebbe chiedere qualcuno? Basta un fazzoletto nel taschino? Un fiore all'occhiello? Un profumo sottile di acqua di Colonia? D'altronde la "distinzione" è come l'eleganza o il coraggio di don Abbondio, se uno non ce l'ha non può darsela da sé. Incontentabile snob questo Goldstone, vuole "distinzione" . Non si sa bene se ha letto Proust o Bourdieu. E però nonostante l'assenza di "distinzione", la Commissione, poverina, "non ha trovato prove". Né che i terroristi "direzionassero" né che "obbligassero". No, si limitavano a sparare dagli ospedali e dalle scuole, a usare le case come fortini. Ecco, non si distinguevano adeguatamente. Non sempre. Ma non "direzionavano". Assolti.