mercoledì 18 marzo 2009

CONNIVENZE

C'è¨ il ministro della difesa La Russa che posa con un "camerata" di una famiglia mafiosa siciliana, i Crisafulli, narcotraffico e spaccio di droga a Quarto Oggiaro, periferia nord di Milano. C'è¨ il suo collega di partito e di governo, il ministro per le politiche europee Ronchi, con uno dei fondatori del circolo nazifascista Cuore nero: quelli del brindisi all'Olocausto. Lui si chiama Roberto Jonghi Lavarini e presiede il comitato Destra per Milano (confluito nel Partito della libertà ). Sostiene le "destre germaniche", il partito boero sudafricano pro-apartheid - il simbolo è una svastica a tre braccia sormontata da un'aquila - e rivendica con orgoglio l'appartenenza alla fondazione Augusto Pinochet. In un'altra foto compare a fianco del sindaco di Milano, Letizia Moratti. Poi ci sono gli stretti rapporti del sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi, con l'ultra-destra violenta e xenofoba del Veneto Fronte Skinhead. Ruoli istituzionali, incarichi, poltrone distribuiti ai leader delle teste rasate venete, già arrestati per aggressioni e istigazione all'odio razziale. Fascisti del terzo millennio Almeno 150 mila giovani italiani sotto i 30 anni vivono nel culto del fascismo o del neofascismo. E non tutti, ma molti, nel mito di Hitler. Un'area geografica che attraversa tutta la penisola: dal Trentino Alto Adige alla Calabria, dalla Lombardia al Lazio, da Milano a Roma passando per Verona e Vicenza, culle della destra estrema o, come amano definirla i militanti, radicale. Cinque partiti ufficiali (Forza Nuova, Fiamma Tricolore, la Destra, Azione Sociale, Fronte Sociale Nazionale) - sei, se si considera anche il robusto retaggio di An ormai sciolta nel Pdl. I primi cinque raccolgono l'1,8 per cento di voti (tra i 450 e i 480 mila consensi). Ma a parte le formazioni politiche, l'onda "nera" - in fermento e in espansione - si allunga attraverso un paio di centinaia di circoli e associazioni, dilaga nelle scuole, trae linfa vitale negli stadi.

2 commenti:

arial ha detto...

ti ho postato qui:
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=71f15a0973a3233d

non penso che ci siano problemi

Anonimo ha detto...

Caro Ministro Frattini,
innanzitutto mi congratulo per la scelta coraggiosa che ha fatto sulla conferenza Durban 2, riuscendo a portarsi dietro tutta la Comunità Europea. Le scrivo invece per attirare la sua attenzione su una brutta notizia che riguarda il suo ministero, uscita nei giorni scorsi su parecchi giornali, senza suscitare però l´allarme che secondo me merita. Eccola, nella versione tratta dal sito della Stampa: "L´Italia propone una moratoria sul potere di veto dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per temi come il genocidio o gli interventi umanitari: ne ha parlato oggi per la prima volta al Palazzo di Vetro il rappresentante permanente italiano Giulio Terzi."
Mi scusi se mi intrometto, ma questo ambasciatore Terzi ne ha discusso con Lei, prima di prendere questa interessante iniziativa (invece concordata, si legge altrove, "con i paesi africani", il cui presidente di turno è la Libia, aggiungo io, la stessa Libia che presiede la commissione dei diritti umani dell´Onu ed è responsabile del documento di Durban 2 da Lei respinto perché antisemita e illiberale)? In astratto è una bellissima idea, perché il potere di veto ce l´hanno solo i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza (Usa, Russia, Cina, Francia e Inghilterra, di cui le ultime due chiaramente contano poco): una minoranza rispetto ai 15 membri che siedono nel consiglio e ai quasi 200 dell´Assemblea. Le ha fatto però presente questo ambasciatore Terzi cosa accadrebbe se cadesse il diritto di veto americano, su problemi come quelli del Medio Oriente? Forte della maggioranza numerica all´Assemblea generale e quindi anche al Consiglio di Sicurezza, non più bloccato dal veto, il blocco islamico-terzomondista potrebbe decidere interventi militari, blocchi, sanzioni, insomma trasformare l´Onu da quella istituzione burocratica elefantiaca e piuttosto inutile che è ora (con rare eccezioni), in una pistola puntata contro l´Occidente. Per esempio, avremmo subito un bell´intervento umanitario a Gaza, cioè una guerra dell´Onu a Israele. E le cose non si fermerebbero certamente qui.
Mi permetto di chiederle: è questa la politica dell´Italia? Falsamente democratica (perché gli stati del blocco maggioritario che prevarrebbe sono per lo più sanguinose dittature). Certamente demagogica. Chiaramente masochistica, perché ci rimetteremmo noi e quelli come noi. Insomma, pura Eurabia. Oppure è la politica dell´ambasciatore Terzi? Io credo sia vera la seconda ipotesi: un colpo di genio individuale. Ma Terzi fa sul serio? E l´ovvia opposizione americana per il nostro tradimento l´ha messa in conto? Ma via... queste sono cose che si dicono ma non si fanno, giusto per diventare un po´ popolari nel mondo. In ogni caso, sia una proposta reale per allinearsi con Cuba e Libia e Bielorussia o solo la voglia di compiacerle verbalmente, è questa demagogica e pasticciona la Sua politica estera? Non posso crederci. Ministro, faccia la cosa giusta, richiami questo ambasciatore. E se non lo può licenziare, anche perché gli ex ambasciatori sono una categoria pericolosa, come mostra Sergio Romano, lo promuova nostro rappresentante speciale a Montecarlo, dove potrà svagarsi con le roulettes e col Gran Premio. Ad Andorra. O magari a San Marino, dove potrà celebrare l´antica libertà del borgo e bere del buon Sangiovese. A New York ci metta qualcuno che difenda la nostra democrazia, non gli interessi delle dittature. Mi scusi se mi sono intromesso, ma un ambasciatore non rappresenta solo il ministro, ma tutta l´Italia e quindi anche me.

Andrea