lunedì 6 aprile 2009

Una famiglia di Gaza

3 commenti:

Andrea ha detto...

Effetti secondari del voto dato a Hamas, e della cultura dell'odio e del martirio. Se in Palestina ci fosse una cultura volta all'edificazione nazionale, ora la Palestina sarebbe fiorente quanto Israele.

Miryam ha detto...

E' raro leggere tanto stravolgimento della realtà in poche righe.
Mi risulta che in democrazia non si distrugge un governo eletto democraticamente e limpidamente dal popolo nè si punisce la popolazione con l'embargo se il voto non è gradito dai paesi occidentali e civili che contano, a meno che quel popolo non sia palestinese.
Questa frasetta "la cultura dell'odio e del martirio" è un distillato di veleno, se leggi attentamente questo blog, ma anche altri blog e siti e qualsiasi informazione non avvelenata ti renderai conto di chi ha veramente la cultura dell'odio e del martirio, perchè anche la scelta di vivere perennemente in guerra rifiutando ogni proposta di pace e ogni offerta di tregua è una cultura dell'odio e del martirio (possibilmente martirizzando gli altri).Infine affermare che in Palestina non c'è una cultura volta all'edificazione nazionale e che altrimenti sarebbe fiorente come Israele è davvero troppo! Stai parlando di un paese occupato da 60 anni, dove nessuno può decidere nulla senza il permesso di Israele che è riuscita con gli accordi di oslo a mettere in ginocchio quel poco di economia palestinese,che impedisce alla gente di muoversi da un villaggio all'altro, da una città all'altra, fermandoli e impedendo la loro vita e i loro progetti di studio e di lavoro con 600 check point, che confisca terre e impedisce ai contadini di raccogliere le olive, che demolisce case palestinesi a centinaia solo per costringerli ad andarsene, e a Gaza che spara sui pescatori che osano uscire a pescare, distrugge con le incursioni scuole, ospedali, case vite, bambini, la centrale elettrica, che impedisce la ricostruzione del porto....ma di cosa stai parlando?
Miryam

Andrea ha detto...

Tu scrivi che Hamas è stato eletto deocraticamente...e allora? Ciò di certo non lo autorizza a sparare per 8 anni razzi su Israele e a fare attentati qua e là. E se i palestinesi la piantassero col terrorismo jihadista e pensassero solo a "lavurà", non avrebbero problemi con i loro vicini (includo anche l'Egitto e la Giordania).
P.S. pensa a Singapore: la superficie di Singapore non è molto più grande di quella della Striscia di Gaza, ed è il secondo paese più densamente popolato al mondo. Ma nonostante ciò, Singapore è un paese sviluppato, prospero e ben organizzato. Perché la palestina no?