lunedì 23 maggio 2011

Ignobile manifesto

I giorni scorsi la comunità ebraica di Roma organizzava un festoso barbecue con i coloni di Itamar, un membro del gruppo "Martin Buber" Giorgio Gomel, scriveva una lettera di protesta che veniva pubblicata da "Shalom" giornale ebraico nazionale. A seguito di ciò compariva sul muro della scuola ebraica una scritta che recitava "Gomel pezzo di merda". Non contenti oggi è comparso sempre su suddetto muro un gigantesco striscione con scritto "Tutti gli ebrei sono nostri fratelli Giorgio Gomel e Moni Ovadia No". Non commento nemmeno tale comportamento fascista, questa gente si dovrebbe vergognare ma non lo farà, mi vergogno io per loro. Riporto sotto L'annuncio della vergognosa iniziativa della comunità ebraica, la lettera di Gomel e la reazione di altri ebrei contrari a tale sconcio.

  
Noi sottoscritti ci associamo alla lettera scritta da Giorgio Gomel a Shalom contro il disdicevole barbecue nel luogo di un assassinio orribile e ingiustificato. Poiché anche noi siamo contrari alla colonizzazione dei territori occupati, desideriamo che chiunque abbia scribacchiato l’infamia e chiunque nella Comunità la condivida l’attuale maggioranza della Comunità provveda a scrivere scriva sui muri del Portico d'Ottavia anche i nostri nomi, intesi come pezzi di merda. Profondendo Esalando il nostro repellente nauseante olezzo, inviamo viscidi ossequi.
E attenti a non scivolare, perché noi non portiamo bene.
 

 
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-----Messaggio originale-----
Da: giorgio gomel
Inviato: mercoledì 20 aprile 2011 19.33
A: Shalom (redazione@shalom.it)
Oggetto: Lettera al Direttore
Caro Direttore,
Un avviso trasmesso dall’Ufficio Giovani della Comunità ebraica di Roma (v. sotto) dal titolo “Happening e barbecue con i nostri fratelli ad Itamar” ci informa di un’iniziativa del suo Presidente diffusa tramite le strutture della Comunità stessa.
Il tono è da festa o gita bucolica in un luogo ameno.
Rivela una mancanza di sensibilità, di senso della misura e di onestà intellettuale che colpisce.
Itamar non è un posto da barbecue e i suoi abitanti non sono sentimentalmente i “nostri fratelli”.  Itamar è un insediamento in Cisgiordania. Qualche settimana fa vi è stata assassinata la famiglia Fogel – i genitori e tre bambini. Appena due giorni fa gli esecutori di questo orribile omicidio – due giovani di  Awarta, un villaggio palestinese vicino – sono stati catturati. Ma è appunto un insediamento, anzi uno dei più assurdi per la sua geografia e la sua storia, quasi un emblema della follia del conflitto israelo-palestinese e degli ostacoli immani che si oppongono alla sua soluzione pacifica con la costituzione di due stati in rapporti di almeno decente vicinato. Itamar è vicino a Nablus, la  maggiore città palestinese, ed è da anni un luogo di frizione continua fra i coloni che vi abitano e i palestinesi dei villaggi circostanti. I coloni che vi si sono insediati non sono innocentemente e sentimentalmente i “nostri fratelli”; sono persone che , mosse da motivazioni diverse – molti di loro militanti dell’estremismo nazional-religioso – si sono insediate a Itamar così come in molte altre località su terreni di proprietà di palestinesi o espropriati dallo stato di Israele come “state land”. Facendo ciò, edificando case e strutture, costringono l’esercito israeliano ad una onerosa opera di protezione, con conseguenti, infinite limitazioni e vessazioni punitive della libertà degli abitanti palestinesi.
Era difficile immaginare un’iniziativa peggiore di questa.
Giorgio Gomel
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Happening & Barbecue con i nostri fratelli ad Itamar
Giovedì 21 aprile 2011
Chol ha’moed Pessach
La Comunità Ebraica di Roma è lieti di informarvi ed invitarvi a partecipare ad un’esperienza indimenticabile per
i grandi e per i piccoli, un’occasione per trascorrere una giornata diversa e gioiosa con i cittadini di Itamar ed
intorni.
Trasporto organizzato: Partenza con il pullman alle ore 11.00 dal Hotel Dan Tel Aviv (HaYarkon 99), rientro a
Tel Aviv nel pomeriggio.
Costo: adulto 17 euro
Bambini sotto 12 anni avranno un prezzo agevolato
Per coloro che desiderano di venire con i propri mezzi vi preghiamo, per motivi di sicurezza, di unirsi in meno
mezzi autonomi possibili.
Considerando il breve preavviso, shabat e i moadim in mezzo, si chiede la conferma della vostra partecipazione
per motivi organizzativi presidenza@romaebraica.it oppure +393283593394 (Or Feldman)
La vostra presenza sarà molto gradita e speriamo di vedervi numerosi.
Rimango a vostra completa disposizione per ulteriori informazioni.
Un caloroso Shabbat Shalom e Hag Sameach!
Chag sameach e shabbat shalom

1 commento:

arial ha detto...

mi associo al contenuto della lettera e al titolo...ma qualcuno ha chiaro quello che sta succedendo?