martedì 17 maggio 2011

Lo stato pirata ancora all'opera

Israele attacca un’altra Nave per aiuti a Gaza in acque internazionali.


di Corrado Belli

Notizia arrivata poco fa da Globalresearch, la nave battente bandiera Malesiana e intitolata a Rachel Corrie ”Spirit of Rachel Corrie” è stata attaccata da forze navali Israeliane in acque internazionali, era partita dal porto di Piraus (Grecia) giorno 11 Maggio e trasportava aiuti umanitari per Gaza.

L’iniziativa era partita sotto la visione del PGPF “Perdana Global Peace Foundation”, a bordo dell’imbarcazione si trovano attivisti contro la guerra, giornalisti provenienti da diverse nazioni, 7 Malesiani, 2 irlandesi, 2 indiani e un Canadese, la Spirit of Rachel Corrie è stata finaziata dal Primo ministro Malesiano Dr. Mahathir Mohamed e da Globalresearch che partecipa dal vivo a questa missione.

La Spirit of Rachel Corrie è stata intercettata alle ore 10:54 da una nave da guerra Isreliana e da una nave da guerra Egiziana dopo aver disobbedito all’ordine di non dirigersi verso Gaza, pochi minuti dopo l’avvistamento la nave israeliana si dirigeva verso l’imbarcazione dei pacifisti oltrepassando la linea della acque internazionali dove appunto si trovava l’imbarcazione con gli aiuti per Gaza e quindi non aveva alcun diritto e motivo di attaccarla, poco dopo hanno cominciato a sparare da tutte le parti ma l’imbarcazione non si è fermata, dopo essersi avvicinati di più all’imbarcazione e sparati ancora alcuni colpi l’imbarcazione si è fermata, dopo aver bloccato l’elica del motore con una rete da pescatori hanno cominciato a girare intorno all’imbarcazione dei pacifisti che miracolosamente sono rimasti illesi e nessuno è rimasto ferito.

La Spirit of Rachel Corrie è stata costretta ad andare verso le acque territoriali Egiziane scortata dalla nave da guerra egiziana, nello stesso tempo il governo egiziano ha preso accordi con il Governo Israeliano al fine di intercettare gli attivisti pacifisti egiziani che cercheranno di mettersi in contatto con gli occupanti della nave che stava trasportando aiuti umanitari verso Gaza, nel frattempo le autorità Egiziani cercano di tenere i media all’oscuro dell’accaduto anche perché l’imbarcazione è stata presa di mira volontariamente e non come dicono le autorità Israeliane che sarebbero stati sparati dei colpi di arma in aria, l’imbarcazione è stata perforata da decine di proiettili sparati con l’intenzione di uccidere.

Si aspettano altre notizie in riguardo, Globalresearch metterà più notizie dettagliate al più presto possibile a disposizione sull’accaduto.

Corrado Belli

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