venerdì 2 marzo 2012

Hana Shalabi: 16 giorni di sciopero della fame

da Addameer


Addameer chiede l'immediato rilascio di Hana Shalabi, una prigioniera palestinese in sciopero della fame che è attualmente detenuta senza accusa né processo da parte di Israele. Oggi, 2 marzo, Hana è entrata nel suo 16° giorno di sciopero della fame per protestare contro il trattamento disumano e degradante alla quale è stata sottoposta durante e dopo il suo arresto.

Il 23 febbraio Hana ha ricevuto un ordine di detenzione amministrativa della durata di sei mesi. Dopo essere stato rinviato da una data iniziale del 27 febbraio, il riesame dell'udienza riguardante la conferma del suo ordine, effettuato il 29 febbraio, è stato nuovamente rinviato. Invece di emettere una decisione, il giudice ha dichiarato che si incontrerà con un ufficiale dell'intelligence israeliana il 4 marzo. Incontro al quale né Hana né i suoi avvocati potranno partecipare. Il giudice militare prenderà la decisione riguardante la conferma dell'ordine di detenzione amministrativa a seguito della riunione.

Hana è stata arrestata il 16 febbraio, meno di quattro mesi dopo il suo rilascio avvenuto il 18 ottobre 2011. Dopo più di due anni di prigione, Hana era stata liberata a seguito dell'accordo per lo scambio di prigionieri tra il governo israeliano ed Hamas, durante il quale sono stati liberati 1.027 prigionieri politici palestinesi in cambio del soldato israeliano Gilad Shalit. Durante il suo arresto, Hana e la sua famiglia sono stati picchiati e maltrattati dalle forze di occupazione israeliane. Dopo essere stata portata al Salem Detention Center, Hana è stata sottoposta ad ulteriori percosse, umiliazioni e violenze. Hana ha subito iniziato uno sciopero della fame e successivamente, come punizione, è stata posta in isolamento.

Dopo averle fatto visita il 27 febbraio 2012, l'avvocato Samer Sam'an di Addameer ha riferito che Hana era stata spostata in una cella con altre prigioniere palestinesi. Hana non mangia né cibo né minerali, beve solo acqua. Dopo un primo esame medico, ora sta anche rifiutando di sottoporsi ad ulteriori accertamenti. L'avvocato di Addameer Mahmoud Hassan ha riferito che, dopo averla vista durante l'udienza di oggi, la prigioniera sembra stanca, ma è mentalmente forte.

Il 23 febbraio, anche la madre di Hana, 65 anni, e il padre, 67, hanno iniziato uno sciopero della fame a tempo indeterminato come segno di solidarietà con la figlia. Lo sciopero di Hana è iniziato al 66esimo giorno di sciopero della fame di Khader Adnan, tenuto in detenzione amministrativa, il cui caso ha contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'uso di Israele della detenzione arbitraria e sulle violazioni del diritto umanitario internazionale, che consente un uso limitato della detenzione amministrativa in situazioni di emergenza, ma non consente il suo utilizzo come punizione, quando non ci sono prove sufficienti per procedimenti penali.

Addameer sollecita la comunità internazionale a continuare la pressione su Israele perché ponga fine alla pratica della detenzione amministrativa e rilasci immediatamente Hana Shalabi prima di confermare il suo ordine di detenzione amministrativa. Hana ha dichiarato che continuerà il suo sciopero della fame se rimane in detenzione amministrativa; Addameer inoltre sollecita le associazioni locali ed internazionali a lavorare rapidamente per costruire un movimento in sostegno di Hana affinchè venga assicurato il suo rilascio.

Tradotto in italano da Marta Fortunato per l'Alternative Information Center

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