domenica 11 marzo 2012

Il movimento pacifista per contrastare la guerra deve contrastare le Operazioni psicologiche di guerra

Mi trovo molto d'accordo con questo articolo, da leggere pensando alla Siria.


di Alessandro Marescotti


Infatti la Guerra del Golfo, come hanno acutamente evidenziato Jean Baudrillard nel libro "La guerre du Golfe n'a pas eu lieu" e Claudio Fracassi ne "L'inganno del Golfo", si basò su una sapiente regia che costruì un'illusione collettiva, la quale fece vittime sia tra i capi di governo (il re saudita Fahd fu convinto a ospitare l'operazione "Scudo nel deserto" con false fotografie satellitari) che tra l'opinione pubblica mondiale.

Gli specialisti della Hill & Knowlton girarono a Hollywood falsi filmini amatoriali sul Kuwait liberato, fecero raccontare alla figlia adolescente dell'ambasciatore kuwaitiano presso le Nazioni Unite (assente da anni dal suo paese) di come i soldati iracheni toglievano la corrente alle incubatrici, impedirono che venissero visti i 200 mila iracheni uccisi, fecero recitare più volte ai marines la scena della riconquista dell'ambasciata americana a Kuwait City, facendo calare i soldati sui tetti dell'edificio quando la capitale era libera da due giorni. D'altra parte molti giornalisti, salvo poi fare atto di pubblica contrizione, si prestarono senza troppo recalcitrare alla manipolazione, quando poi non ne furono gli artefici. Reporter della Cnn prelevarono da uno zoo e poi impeciarono il cormorano intriso di petrolio che commosse tutto il mondo, si fecero riprendere in studio bardati con maschere antigas senza che ci fosse alcun pericolo di contaminazione, mentre fotografi dell'agenzia Reuter misero in vendita fotografie scattate durante la guerra Iran-Iraq del 1983.

http://www.sissa.it/

----

Il mattino del 5 agosto 1964 il presidente Lyndon B. Johnson, con un discorso lungo appena tredici paragrafi letto di fronte al Congresso, scagliò l´America nella bufera del Vietnam. Esordì con queste parole: «Ieri sera ho annunciato al popolo americano che il regime nord vietnamita ha attaccato ancora una volta e deliberatamente navi della marina americana in acque internazionali…». L´attacco, in realtà mai avvenuto, passò poi alla storia come l´incidente del Golfo del Tonchino, ovvero la causa scatenante della Guerra dei Diecimila giorni, la più lunga nella storia degli Stati Uniti. Costò 200 miliardi di dollari ai contribuenti USA, la vita di 58 mila americani e di tre milioni di vietnamiti. Per la gioia delle casse dei poteri forti, il Vietnam venne così martoriato da ben 7 milioni di tonnellate di bombe, circa tre volte tanto la quantità di esplosivo utilizzato durante tutta la Seconda guerra mondiale.

http://www.altrainformazione.it/

----

Quello che sarebbe auspicabile che fosse evitato per il futuro – ma non ne abbiamo alcuna certezza – è l’uso indiscriminato che fu fatto all’epoca della guerra del Vietnam di un aspetto delle operazioni militari: le Operazioni psicologiche. La campagna di disinformazione dell’opinione pubblica iniziò il 5 agosto 1964 e per bocca della più alta autorità degli Stati Uniti: il Presidente. Continuò da parte delle Forze armate Usa ingannando la stampa con documentazioni video false prodotte dagli addetti alle Operazioni psicologiche e fatte distribuire dagli uffici stampa ai giornalisti, alcuni perfino compiacenti.

L’appoggio alla guerra dato dalle grandi reti televisive (ABC, CBS, NBC) rese tutto più facile, costringendo isolati giornalisti indipendenti alla ricerca della verità autonomamente. Filmati falsi venivano regolarmente prodotti e distribuiti alle emittenti televisive locali che non avevano corrispondenti in Vietnam.

Purtroppo, in questa nuova visione della informazione spettacolo anche la stampa, talvolta, ha le sue responsabilità: la commovente immagine del cormorano ricoperto di petrolio durante la guerra del Golfo fu realizzata prelevando un volatile da uno zoo e ricoprendolo di pece. Ma non è l’unico episodio: la storia dei mezzi di comunicazione è piena di falsi. Quello che l’opinione pubblica invece si aspetta è che sia rispettato quanto è scritto nella risoluzione nr. 59 dell’Onu: "L’informazione è un diritto fondamentale dell’uomo e la pietra di paragone di tutte le libertà".

http://www.paginedidifesa.it
« Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza.
Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via.
La sola divulgazione di per sé non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri »
Joseph Pulitzer

Nessun commento: