martedì 27 marzo 2012

Israeliani torturatori e assassini

40esimo giorno di sciopero della fame di Hana Shalabi.



Aggiornamento: Hana Shalabi è al 40esimo giorno di sciopero della fame

Addameer ed i Medici per i Diritti Umani-Israele sono costernati del fatto che a dispetto delle gravi condizioni di salute di Hana Shalabi, la Corte d'Appello Militare Israeliana ha rifiutato l'appello contro l'ordine di detenzione amministrativa della Signora Shalabi, 25 marzo. La decisione delle corte ordina alla signora Shalabi di restare in detenzione per tutta la durata del suo ordine di detenzione amministrativa di quattro mesi, fino alla fine del 23 giugno. La signora Shabali è oggi al suo 40esimo giorno di sciopero della fame in protesta contro il suo arresto violento ed il trattamento degradante seguito al suo arresto, in aggiunta alla detenzione amministrativa.

Nella sua decisione, il giudice militare non tiene conto delle critiche condizioni mediche della signora Shalabi; piuttosto, egli ha asserito che lei è responsabile del proprio ricovero. Il giudice militare non ha considerato neanche le proteste delle signora Shalabi di tortura e trattamento violento durante e dopo l'arresto per il suo rilascio, invece non è stata avviata ancora alcuna indagine sull'oggetto della sua lagnanza. Gli avvocati della signora Shalabi hanno inoltrato all'Alta Corte una domanda per il suo rilascio.

Oggi, un dottore volontario del PHR-Israel ha visitato la signora Shalabi nell'Ospedale Meir di Kfar Saba, dove la signora è stata ricoverata dalla notte del 20 marzo. A seguito della visita, il dottore ha riferito che sabato 24 marzo, a causa del drastico deterioramento dei risultati delle sue analisi del sangue, la signora Shalabi ha accettato di ricevere calcio e vitamina k, che la proteggono da un improvviso attacco cardiaco. A seguito della visita odierna, il dottore del PHR-Israel ha affermato che la signora Shalabi presenta un aumento di atrofia dei muscoli e deterioramento, che ora include anche il muscolo cardiaco. La signora Shabali rifiuta ancora il nutrimento eccetto che vitamine e sali ed è in pericolo di morte. Il Comitato etico dell'ospedale sta pianificando di incontrarsi domani mattina presto e potrebbe considerare la possibilità di un'alimentazione forzata, non considerando i principi etici della medicina e le linee guida dell'Associazione Medica Mondiale e l'Associazione Medica Israeliana.

Dal momento che la signora Shalabi continua lo sciopero della fame, Addameer e PHR-Israel considerano Israele responsabile della sua condizione e si appellano per il suo immediato rilascio.

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