sabato 10 marzo 2012

Dalla Palestina all'Italia, "Siamo tutte Hana Shababi"

Dalla Palestina all'Italia, "Siamo tutte Hana Shababi"

Che quella dell'8 marzo sia una giornata di lotta e memoria, più che di festa, loro lo ricordano bene. Per questa ragione scenderanno in piazza a Roma manifestando solidarietà con le centinaia di prigioniere palestinesi attualmente detenute nelle carceri israeliane.


“Noi, donne palestinesi, non siamo come il resto delle donne del mondo... perché la nostra Palestina abita dentro di noi”, scrivono in un messaggio diffuso sul web, per invitare quanti hanno a cuore la solidarietà con la causa palestinese a prendere parte a questa manifestazione.

Attualmente sono oltre 300 i detenuti – uomini e donne – nelle carceri israeliane con la formula della detenzione amministrativa, la stessa che ha subito nelle settimane scorse Khader Adnan, e per la quale ha avviato il più lungo sciopero della fame della storia palestinese.

Senza accuse formali né processi, anche tante donne restano lontane dalle proprie famiglie e rinchiuse in carcere, nell’attesa che qualche corte militare decida del loro destino.

Tra queste anche Hana Shababi, una detenuta che ha seguito l’esempio di Adnad e il 16 febbraio ha avviato a sua volta uno sciopero della fame che si protrae ormai da 21 giorni.


Proprio ieri la corte militare israeliana che segue il suo caso ha posticipato l’udienza di appello presentato dalla donna contro il proprio arresto, ridotto nel frattempo da 6 a 4 mesi.

In piazza a Roma ci sarà anche il manifesto che la ritrae: “Ci metteremo la nostra kefia e andremo in piazza per alzare la foto di Hana e chiedere la libertà per i nostri prigionieri”, scrivono ancora le donne della comunità palestinese di Roma e del Lazio.

“Questo è ciò che significa per noi l’8 marzo come donne palestinesi”.

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