martedì 23 marzo 2010

No alla complicità con israele

Collaborazione nella ricerca militare tra Regione Lazio e Israele.
di Fabio Alberti
candidato indipendente nelle liste della Federazione della Sinistra nel Lazio

La Regione Lazio ha finanziato attraverso la Sviluppo Lazio un progetto di ricerca nel campo della fotonica che coinvolge due industrie militari, oltre all’Università di Tor Vergata
- la italiana Selex Communications, azienda del gruppo Finmeccanica specializzata nelle “comunicazioni militari e protette”.
- La israeliana “Lynx Photonic Network” azienda specializzata in applicazioni fotoniche che produce anche per il settore militare.

La ricerca finanziata dalla regione Lazio riguarda la realizzazione di un prototipo di “switch fotonico”, dispositivo che, sul sito della Linx Photonic Network, è descritto come “soluzione ideale per il dislocamento sul campo di dispositivi militari e di sicurezza.”

Riteniamo che non sia accettabile che fondi pubblici regionali vengano distolti dai servizi per sostenere industrie belliche. Riteniamo ancora più inaccettabile che ciò avvenga con un paese, come Israele, che condannato dalla commissione per i diritti umani dell’Onu.

Anche a fronte dei più recenti avvenimenti, che vedono il governo israeliano impegnato a proseguire la costruzione di colonie su territori che l’Onu ha destinato al futuro stato palestinese, chiediamo che la cooperazione in campo militare del Lazio con Israele venga interrotta.

5 commenti:

Andrea ha detto...

Finalmente rinascono le pratiche sperimentate a suo tempo dal III Reich, come il boicottaggio dei prodotti di ebrei, la cacciata della "scienza ebraica"... Non è bellissimo? La cosa più divertente è che a guidare queste pratiche sono i comunisti (neo- post- rifondaroli- ecc. ecc.). E' ritornato finalmente il buon vecchio patto fra Stalin e Hitler!

Anonimo ha detto...

Le pratiche del terzo Reich le stanno sperimentando i generali israeliani in Cisgiordania e soprattutto a Gaza
Sarika

Andrea ha detto...

Sarika, ti suggerisco di dissociare la Shoah dai dibattiti israelo-palestinesi e israelo-arabi.
Per confutare l’aberrante paragone della situazione a Gaza con la Shoà, basti ricordare che i nazisti perseguitavano gli ebrei e ne perseguivano l’estinzione in quanto popolo (cosa che dà ai nazisti quel di più di crudeltà rispetto ad altri massacri avvenuti nella storia), e che nel solo lager di Auschwitz furono deportati in schiavitù un numero di persone più o meno equivalente agli abitanti di Gaza, allo scopo di sfruttare l’energia di quelli in grado di lavorare, separati all’arrivo dai congiunti superflui inviati subito alle camere a gas. Sarika, ti servono dei numeri, per comprendere l’oscenità dell’analogia? In un solo giorno ad Auschwitz (ma anche a Treblinka, Sobibor, Bergen Belzen, eccetera) veniva industrialmente “liquidato” un numero di persone superiore al numero di palestinesi morti a Gaza in un secolo di conflitto.
Il tutto, non senza considerare che da ghetti e campi di concentramento non si sparavano missili e non arrivavano terroristi. Per questo l’analogia con la metodica, organizzata, sistematica crudeltà dei nazisti è oscena oltre che aberrante e falsa. Chi ne fa uso è ignorante o in mala fede: la specificità della Shoah deriva anche dal fatto che il regime nazista mirava alla distruzione degli ebrei, dei Rom, degli omosessuali e dei Testimoni di Geova a causa di quello che erano, non per quello che facevano. Non c’erano torti e ragioni più o meno equamente distribuiti, come nella gran parte degli altri conflitti della storia.

Anonimo ha detto...

Sei tu che devi lasciare in pace la Shoah,una scusa e un paravento per tutti i misfatti
Sarika

Andrea ha detto...

Sarika, sei tu che ignobilmente hai paragonato gli israeliani ai nazisti...non puoi non capire la differenza che c'è tra una guerra e un genocidio con i lagher della morte. Pensa quello che vuoi sulla politica di Israele, ma giù le mani dalla Shoà.