giovedì 11 marzo 2010

Prigioni

ISRAELE: LA SOLA DEMOCRAZIA DEL MEDIO ORIENTE?
RELAZIONE SULLA LOTTA PER I DIRITTI UMANI IN ISRAELE E IN PALESTINA
08.03.2010
http://theonlydemocracy.org/2010/03/photo-quiz-can-you-identify-the-military-prison/
“Foto Quiz: Puoi individuare la prigione militare?”
di Amir Terkel

La settimana scorsa mentre guidavo per andare alla prigione militare di Ofer, nella West Bank, per presenziare a un’udienza di Abdallah Abu Rahma di Bili’in, mi è venuto da pensare che la maggior parte della gente che è passata accanto a queste enormi pareti nel fare la spola verso Gerusalemme non si era mai resa conto di stare guidando accanto a una prigione. La qual cosa, a dire il vero non mi sorprende se si considera il paesaggio di cemento della West Bank.
Risolvi il quiz da solo e osserva come si fa: Quale di queste foto rappresenta una prigione militare nei Territori Occupati?


Qual’è le prigione militare? In alto a sinistra: Muro e torre di guardia attorno a Ramallah. In alto a destra: Muro e torre di guardia attorno a Bethelehem. In basso a destra: Muro e torre di guardia attorno a Qalqilya. In basso a sinistra: Prigione Militare di Ofer.

La Prigione Militare di Ofer si trova sull’autostrada 443 per Gerusalemme. La 443 passa attraverso la West Bank ed ha il famigerato nome di “Strada dell’Apartheid”, in quanto in suo utilizzo è vietato ai palestinesi. Sfortunatamente questa è solo una delle tante strade nella West Bank il cui percorso è riservato ai soli israeliani.

Uscendo da Gerusalemme, la strada 443 si dirige a nord-est attraverso la West Bank. I muri servono per prevenire gli attacchi sulla strada. Essi impediscono pure ai palestinesi di avere un facile accesso all’altra parte del villaggio e inoltre, penso che soprattutto questo risparmi gli israeliani dal dover vedere la nostra gente il cui territorio stiamo attraversando.

Blocco sulla strada 443. Ai palestinesi viene impedito l’accesso alla strada 443 da mucchi di detriti, come si può vedere sopra, da porte chiuse a chiave o da blocchi di cemento. La ragione è quella della sicurezza. L’esercito afferma che permettere che i palestinesi possano accedere alla strada (sulla loro terra) è un rischio per la sicurezza degli israeliani che percorrono quella strada.

La strada 443 alla periferia di Gerusalemme. Le case palestinesi sono visibili proprio al di sopra del muro dipinto.

(tradotto da mariano mingarelli)

1 commento:

Andrea ha detto...

Quelle strade possono essere percorse per ragioni di sicurezza solo da israeliani, quindi anche da arabi israeliani o cristiani israeliani ecc.
Ben diverso dai cartelli apposti nei negozi di Petra, con la scritta "qui non possono entrare cani e israeliani". C'è scritto israeliani e non ebrei, ma è chiaro che la differenza è di superficie: da quelle parti gli israeliani sono chiamati ebrei ("jahud").