venerdì 22 gennaio 2010

SHASHAT, schermi al femminile in Palestina

Shashat in arabo significa “schermi”. Ma Shashat è anche una ONG palestinese con sede a Ramallah (Cisgiordania), il cui principale obiettivo è la promozione del cinema al femminile. Fondata nel 2005, con registe e esperte di cinema ma anche registi uomini, lavora in collaborazione con istituzioni sull’intero territorio palestinese, soprattutto dove la vita culturale presenta aspetti di debolezza o discontinuità.
Le attività di Shashat si centrano sull’analisi delle implicazioni culturali legate alle immagini usate per rappresentare le donne o per autorappresentarsi e l’accesso delle donne alla produzione culturale, cinematografica in primis. Da 5 anni organizza e promuove l’unico festival di cinema al femminile in tutto il mondo arabo. Nella edizione di quest’anno i film in programma hanno fatto il tour di tutta la Palestina, con proiezioni anche all’interno dei campi profughi, conferenze pubbliche, dibattiti e iniziative nelle scuole. Tra i temi chiave: Gerusalemme, capitale della cultura araba nel 2009; la storia del cinema in Palestina dagli albori a oggi; il legame tra donne e conflitti. Nella sezione Gerusalemme, che ha aperto il festival, 8 giovanissime palestinesi si sono cimentate nella regia di cortometraggi, raccolti sotto un unico titolo “Jerusalem… So near… So far” (Gerusalemme così vicino così lontano), 43 minuti in cui ogni singolo video contiene una storia, un’emozione, una riflessione legata a Gerusalemme, al suo accesso negato a molti palestinesi, ma anche ad alcuni aspetti culturali della vita a Gerusalemme Est, sicuramente diversa dalla vista di altre città della West Bank.
A partire dalla seconda Intifada c’è stata un’ondata nella produzione filmica al femminile; se da una parte l’occupazione militare (con tutte le sue conseguenze) e la maggiore restrizione dei movimenti imposta da Israele ai palestinesi a partire dal 2000 hanno frammentato la produzione artistica, d’altra parte l’hanno anche resa estremamente prolifica e il festival di Shashat ne è la riprova.

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