domenica 8 agosto 2010

Occupazione di case palestinesi a Gerusalemme

GERUSALEMME: ANCORA IN STRADA LA FAMIGLIA QUIRRESH
Si riunisce domani la Corte isreliana per discutere il caso Quirresh: l'ennesima famiglia sfrattata dai coloni israeliani nel cuore della citta' vecchia.

Gerusalemme, 7 agosto 2010 Nena News (foto da www.alternativenews.org) – Ancora in strada le 8 famiglie Quirresh, sfrattate dai loro appartamenti nel cuore del quartiere musulmano, nella citta’ vecchia di Gerusalemme, lo scorso 29 luglio mentre erano ad un matrimonio di parenti. Sfrattate da altrettante famiglie di coloni israeliani, che reclamano la proprieta’ dell’intero edificio.

Nasser Quirresh ha vissuto nella citta’ vecchia in questo edificio per oltre 60 anni: fino alla notte del 29, ci viveva con la sua famiglia “allargata”, tra cui molti sono i minori di 18 anni. “Vivo qui dal 1936, quando mio padre ha affittato la casa”. L’edificio apparterrebbe a Suleiman Handal, un palestinese emigrato molti anni fa negli Stati Uniti, a cui le famiglie Quirresh avrebbero sempre e con regolarita’ pagato l’affitto. Ma i coloni israeliani che nella notte del 29 hanno preso possesso dell’edificio, non consentendo alle famiglie che vi abitavano, nemmeno di recuperare i loro effetti personali, dicono di aver comprato l’edificio proprio da Handal. In realta’ si tratta di una battaglia legale che va avanti da anni: da anni cioe’ l’associazione Ateret Cohahim, un’istituzione privata di cui i coloni ultra-ortodossi fanno parte e che promuove da anni la colonizzazione non solo della citta’ vecchia ma anche in altri quartieri di Gerusalemme Est, tenta di impossessarsi dell’edificio, che si trova proprio davanti ad un’altra abitazione dove gia’ vivono famiglie di coloni.

Quirresh crede che l’edificio possa essere stato venduto a Ateret Cohahim dal nipote di Handal, anche lui residente negli USA. Ma in questo caso i residenti palestinesi dovrebbero versare ai coloni l’affitto, non certo automaticamente sfrattati. Le famiglie palestinesi hanno fatto immediatamente ricorso alla Corte israeliana che ha inizialmente consentito ai coloni di rimanere fino al 1 agosto, per poi prolungare la decisione fino al 4 e poi ad interim, fino alla prossima riunione della Corte prevista per domenica 8 agosto (le due parti, avranno la facolta’ di presentare ulteriori prove entro tale data).

Mentre nel quartiere di Sheikh Jarrah, diverse mobilitazioni organizzate tra lunedi e martedi e la consueta manifestazione del venerdi, hanno ricordato questa settimana l’anniversario dello sfratto delle due famiglie, Al-Ghawi e Hanoun, avvenuto un anno fa, le cui abitazioni a Gerusalemme Est, sono oggi occupate da coloni isrealiani. (Nena -News)

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