domenica 30 ottobre 2011

La chiesa valdese e il "centro Peres"

Egregio Pastore Ricca
c/o Chiesa Evangelica Valdese
Corso Vittorio Emanuele 23, Torino

Egregio Pastore Ricca,
Da molti anni attribuisco il mio 8 per mille alla Chiesa Valdese, sebbene io non sia Valdese, perché ero persuaso che la vostra Chiesa utilizzasse quanto riceve dai contribuenti per opere di assistenza umana, senza trattenere nulla per le proprie attività di culto o le proprie necessità.
Apprendo ora che la Chiesa Valdese ha aderito al Comitato Amici del Centro Peres per la Pace,una istituzione israeliana fondata, anni orsono, da S. Peres, l’attuale Presidente della Repubblica di Israele. Un personaggio la cui già poco onorevole carriera politica è stata resa del tutto inaccettabile dal suo forte appoggio all’attacco contro Gaza deciso dal governo israeliano, che ha portato alla strage del 2008-2009, con circa 1400 morti palestinesi per la stragrande maggioranza civili, tra cui donne e bambini., ed oltre 5000 feriti, oltre a gravissime distruzioni. Il crudele assedio a cui Gaza è sottoposta da anni corona l’infamia di quella politica, che il presidente Peres approva e sostiene dal suo alto incarico, e che infligge enormi sofferenze al milione e mezzo di abitanti di Gaza, per oltre il 50% minorenni.
Il Centro Peres ha sì fatto curare in ospedali israeliani numerosi bambini palestinesi, tuttavia scelti con criteri diversi da quelli indicati nel volantino a me inviato con l’invito all’evento propagandistico che si terrà il 23 c.m. presso la Chiesa Valdese di Cso Vittorio Emanuele a Torino. I bambini curati in Israele sono scelti con criteri propri, ed insindacabili, dal Centro Peres, che sceglie anche con suoi criteri i medici palestinesi cui proporre di collaborare. Il Centro Peres ha ottenuto grossi finanziamenti da parecchie Regioni italiane, e da altri Paesi europei. Il metodo utilizzato è il solito deplorevole ricorso alle influenze politiche dei potenti.
Se è vero quello che leggo sul materiale propagandistico inviatomi con l’invito a partecipare all’evento torinese, la Chiesa Valdese avrebbe anche sostenuto il Centro Peres utilizzando denari ottenuti con l’8 per mille offerto da molti italiani, tra cui il sottoscritto. A meno che Lei smentisca categoricamente questo, io da ora in poi cesserò di destinare il mio 8per mille alla Chiesa Valdese. Con il rincrescimento che sempre comporta l’esser smentito dai fatti circa un buon giudizio, di cui si era certi, su persone soprattutto, ma anche su istituzioni.
Suo
Giorgio Forti
Linceo, membro della rete Ebrei contro l’Occupazione
Viale Argonne 42, Milano 20133

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Myriam,

Non so se il Pastore e Prof. Paolo Ricca, Responsabile dell'Ufficio Otto per Mille presso la Tavola Valdese, abbia già risposto ufficialmente al Sig. Giorgio Forti, del quale Lei riporta la lettera sul Suo blog (la vedo pubblicata anche sul sito della Rete ECO), ma da ..singola lettrice, valdese qual sono, credente e oserei quasi dire "militante" (mi sono convertita in età adulta, e "ci tengo molto"..;-)), mi sono sentita un pochino tirata in causa dalle vostre osservazioni, ed è per questo che mi permetto, per il momento, di avanzare solo alcuni brevi commenti:

a) la Chiesa Valdese - Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi - con la gestione del suo Otto Per Mille non appoggia nè sostiene nessuna organizzazione o istituzione di per sè o nel suo complesso, bensì un singolo progetto della stessa, e solo se presentato con le specifiche richieste (pubblicate sul sito www.ottopermillevaldese.org ) Anche se è evidente - come dice Lei - che se un'organizzazione si rivelasse del tutto ambigua o poco in linea con le finalità etiche da sostenere nessun suo progetto verrebbe finanziato, immagino però che il progetto in questione, "Saving Children", debba aver dato garanzie sufficienti al nostro Ufficio OPM; per quanto riguarda la reputazione del Centro Peres - sebbene a suo parere da non sostenere in quanto il suo stesso fondatore non dà affidamento - non si può dire che non goda comunque di buone credenziali almeno apparentemente, a quanto ho potuto io stessa, da semplice cittadina della Rete, riscontrare su Internet.

b) Detto questo, credo però che le riserve da voi sollevate sulla selezione di bambini e medici palestinesi operata dal Centro possano e debbano certamente essere oggetto di domande ulteriori e specifiche da parte del nostro Ufficio OPM della Tavola Valdese - cosa che peraltro ritengo si faccia normalmente, "in corso d'opera" e alla fine del progetto finanziato, per verificare che i fondi siano stati spesi nella maniera corretta -. Personalmente (nel mio piccolo, e solo come semplice membro di chiesa alla cui attenzione è stata portata questa vicenda) le assicurò che mi spenderò per ottenere trasparenza su questo progetto al nostro interno, sollecitando i fratelli e colleghi dell'Ufficio OPM della Tavola Valdese a fare le verifiche necessarie.

3) En passant, invito Lei e i lettori/lettrici del suo blog a notare che è proprio grazie all'estrema trasparenza con cui come chiesa comunichiamo e rendicontiamo i progetti finanziati dall'OPM valdese che ci esponiamo a (giuste) sollecitazioni e critiche eventuali nel merito dei progetti.

Se fossimo - come altri - più parchi e/o meno puntuali nel dare queste informazioni, avremmo anche noi certamente vita più facile... questo nulla toglie al nostro desiderio, come valdesi e metodisti, di rispettare la parola data agli italiani che ci danno fiducia, finanziando con questi fondi NON le nostre attività di culto (stipendi di pastori/e, chiese ecc), ma solo progetti culturali, sociali e umanitari degni di essere sostenuti con denaro pubblico, laicamente.

Errori si possono sempre fare, nessun umano è infallibile; spero però che almeno ci venga riconosciuta la buona fede nel fare questo piccolo (rispetto ad altri enti) ma importante lavoro per la comunità. Grazie per le vostre segnalazioni e gli stimoli a fare sempre meglio, e a presto.

Simona (una cittadina laica, cristiana, valdese)

miryammarino.blogspot.com ha detto...

Gentile Simona,
non dubito della sua buona fede, tuttavia la scelta di finanziare il centro Peres è una scelta sciagurata perchè sostiene il facoltoso e non certo pacifista centro, che già solo per il suo fondatore e per i crimini da lui commessi andrebbe scartato. Da anni ci tocca batterci per spiegare che cos'è in realtà il centro Peres. I bambini palestimnesi che cura sono opportunamente selezionati in base a ricatti alle famiglie,il centro è già ricchissimo e non va appoggiato ma combattuto per il male che fa alla Palestina e ai suoi bambini. Non questi ambigui e corrotti personaggi bisognerebbe finanziare e appoggiare ma piuttosto la sanità palestinese, per esempio il Medical Relief di Mustafah Barguti o chiunque altro che sia una ong o un ospedale palestinese.
Esistono dei documenti dettagliati che confortano quanto dico. Nel mio enorme archivio faccio fatica a rintracciarli specie in questo periodo per me intensissimo, anche l'ass. Italo palestinese di Firenze potrà fornirglieli e probabilmente anche Paola cannaruto di ECO.
miryam

Anonimo ha detto...

Grazie Miryam
ho anch'io sollecitato il past. Ricca a darLe risposta e credo gliel'abbia già data (ho visto una lettera Sua che "girava" su internet, se non sbaglio, in cui ribadiva che porrà, di concerto con l'ufficio OPM della Tavola Valdese, le domande sulla selezione di medici e bambini da curare e altri dettagli - come del resto fanno già di solito sui progetti finanziati).

La/Vi suggerisco quindi di far avere al piccolo Ufficio dell'Otto Per Mille valdese tutta la documentazione possibile, in modo che possano avere non solo "voci", ma strumenti di supporto per fare chiarezza sul progetto in questione.

Grazie ancora, Simona