giovedì 1 aprile 2010

CANCELLARE IL PASSATO:

La distruzione di un antico cimitero musulmano a

Gerusalemme.”

Che cos’è il Cimitero Mamilla?

Il Cimitero Mamilla è un antico cimitero musulmano ed un luogo sacro che si ritiene risalga al 7° secolo, quando compagni del Profeta Maometto vennero presumibilmente sepolti in questo luogo. Numerosi santi di fede Sufi e migliaia di altri funzionari, studiosi, notabili e famiglie di Gerusalemme sono state inumate nel cimitero negli ultimi 1000 anni. Il Consiglio Superiore Musulmano, nel 1927, definì il Cimitero luogo storico e le autorità del Mandato Britannico, nel 1944, lo dichiararono area archeologica. Rimase attivo come cimitero fino al 1948.
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Dopo che il nuovo stato di Israele s’impossessò della parte occidentale di Gerusalemme nel 1948, il cimitero cadde sotto il controllo israeliano e come altre proprietà della dotazione islamica, o waqf, il Cimitero Mamilla venne acquisito dal Custode delle Proprietà degli Assenti. Sin da allora le autorità musulmane non ebbero il permesso di tenere il cimitero.

Che cos’è il “Centro per la Dignità Umana – Museo della Tolleranza”?

Al momento, il governo israeliano e il Centro Simon Wiesenthal (SWC) stanno costruendo il “Centro per la Dignità Umana – Museo della Tolleranza” su una porzione del Cimitero Mamilla. Questo progetto edilizio ha comportato il disseppellimento di centinaia di tombe e dei luoghi di innumerevoli resti di esseri umani per i quali era stato disposto che rimanessero sconosciuti. Israele e il Centro Simon Wiesenthal prevedono di continuare ad erigere il museo in cima a migliaia di tombe o ancor di più.

Il Centro per i Diritti Costituzionali (CCR) ed altre organizzazioni hanno presentato una petizione a nome dei discendenti palestinesi di coloro che sono sepolti nel cimitero. La petizione, che era stata presentata insieme a diversi enti internazionali, sollecita Israele a: interromper la costruzione del Museo; esaminare le violazioni dei Diritti Umani; sotterrare di nuovo i resti umani; e dichiarare il Cimitero di Mamilla un luogo archeologico protetto.

Perché è importante il Cimitero Mamilla?

Nonostante il riconoscimento ufficiale della sua importanza, Israele ha invaso continuamente il Cimitero Mamilla innalzandovi edifici, realizzandovi parchi e perfino aree di parcheggio. La costruzione del “Centro per la Dignità Umana – Museo della Tolleranza” è solo il più recente progetto di sviluppo. Israele e il Centro Simon Wiesenthal hanno tentato di giustificare questo sviluppo affermando che il cimitero non è più stato dichiarato luogo sacro, sulla base del decreto rilasciato da un magistrato della delle islamica o Shari’a che era privo della legittimazione attribuita da parte della comunità musulmana. Il Presidente della Corte d’Appello della Shari’a ha ritenuto allora che questa decisione era priva di valore ed ha affermato che nell’Islam la sacralità dei cimiteri è eterna.
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Tutti gli ampliamenti che si sono effettuati sul terreno del Cimitero Mamilla hanno portato alla sua profanazione e a una indecorosa riesumazione di tombe, di resti umani ed altri importanti manufatti. I palestinesi si sono opposti risolutamente alla distruzione e profanazione del cimitero con petizioni legali alle istituzioni israeliane e con altre azioni, ma senza successo. Secondo Gideon Suleimani, Capo Archeologo israeliano designato dall’Autorità Israeliana per le Antichità a dirigere gli scavi del sito per il Museo, durante il suo scavo parziale del luogo, sono state esumate o scoperchiate più di 400 tombe contenenti resti umani. Suleimani ha valutato che ci sono quattro strati di tombe, molte con la datazione del 12° secolo, con per lo meno 2.000 tombe che restano sotto il sito del Museo. Durante le altre fasi di preparazione del luogo sono state dissotterrate ulteriori diverse centinaia di resti umani.

Il Diritto Internazionale è in grado di proteggere il Cimitero Mamilla?

Autorizzando la costruzione del “Centro per la Dignità Umana – Museo della Tolleranza” sul Cimitero Mamilla Israele ha violato numerose leggi internazionali sui diritti umani.

La costruzione del Museo comporta la violazione dei diritti umani di tutti quei palestinesi e musulmani i cui progenitori sono sepolti nel cimitero, e dei diritti umani dei numerosissimi palestinesi originari di Gerusalemme i cui diretti antenati sono inumati qui. La profanazione di questo antico cimitero di grande importanza storica viola inoltre i diritti della gente di molte fedi e culture che ritengono che luoghi come il Cimitero Mamilla siano patrimonio della comunità internazionale e dovrebbero essere protetti e preservati. Il diritto di proteggere il patrimonio culturale e la proprietà; quello della libertà da discriminazioni; della libertà di credo e religione; e il diritto ad una cultura e ad una famiglia, sono tutti diritti umani internazionalmente protetti.

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Quali ricorsi legali sono possibili?

A causa del Diritto Internazionale, delle Risoluzioni delle Nazioni Unite e a causa della sua stessa legge, Israele ha l’obbligo di rispettare e proteggere i luoghi sacri e le sue minoranze religiose ed etniche, compreso il Cimitero Mamilla. Nonostante i vincoli legali di Israele, la Corte Suprema di Israele ha sentenziato in favore della costruzione del museo e il governo si è rifiutato d’interrompere la riesumazione dei corpi e la distruzione dell’antico cimitero. Per questo motivo, coloro che avevano fatto la petizione hanno deciso di sollevare questa questione portandola di fronte alla comunità internazionale con il supporto delle organizzazioni per i Diritti Umani quali il CCR. La petizione è stata presentata al Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla Libertà di Religione e di Fede e sulle Forme contemporanee di Razzismo: all’Esperto Indipendente in Culture: all’Alto Commissario per i Diritti Umani; e al Direttore Generale dell’UNESCO.

Coloro che hanno fatto gli esposti premono su questi organismi perché richiedano che il governo di Israele. sospenda l’ulteriore costruzione del “Centro per la Dignità umana – Museo della Tolleranza” sul terreno del Cimitero Mamilla; documenti e mostri a coloro che fanno petizioni le località di tutti i resti umani e dei manufatti; recuperi e riseppellisca tutti i resti umani e i manufatti laddove essi erano stati ritrovati in origine in associazione con le legittime autorità musulmane; e dichiari il Cimitero Mamilla una antichità che deve essere preservata e protetta.

Per ulteriori informazioni:

www.ccrjustice.org/ourcases/current-cases/mamilla

www.mamillacampaign.org

(tradotto da mariano mingarelli)

1 commento:

Andrea ha detto...

Il Museo della Tolleranza non verrà costruito sul cimitero di Mamilla! Il Museo – spiega Marvin Hier, fondatore e decano del Centro Wiesenthal – verrà costruito su un ex parcheggio comunale di Gerusalemme dove ogni giorno, per quasi mezzo secolo, migliaia di musulmani, cristiani ed ebrei hanno parcheggiato le loro auto senza la minima rimostranza da parte della comunità islamica!